Elettrico, ecologico e individuale. Il trasporto dopo la pandemia. Archiviato il virus ci sarà la corsa all’auto privata. Con un crollo inevitabile del servizio pubblico

Ci siamo occupati di come, nel breve – medio periodo, potrebbe cambiare il modello produttivo di cibo e la sua distribuzione. Questa volta ci occupiamo, invece, sempre a livello previsionale, di come potrebbe cambiare il modello dei trasporti. Intanto dobbiamo partire da un assunto difficilmente smentitile: nel futuro ci sarà molta resistenza ad utilizzare mezzi di trasporto pubblico, pur restando il fatto che chi non può fare altrimenti continuerà ad utilizzarli, basti pensare che anche in questo periodo di pandemia sono comunque utilizzati anche se molto poco.

IL TERREMOTO. Dunque dobbiamo prevedere un grande incremento del traffico privato. Chiunque possiederà un mezzo di trasporto come l’automobile o la moto cercherà di utilizzarlo il più possibile e quindi è anche prevedibile un aumento esponenziale dell’inquinamento generato da tali forme di trasporto. Per far fronte a questo inconveniente, soprattutto nelle grandi metropoli, si sarà costretti a limitarne l’utilizzo, ma sarà anche una grande occasione per migliorare i già esistenti autoveicoli elettrici ed in generale “ecologici”. Il trasporto individuale elettrico sarà probabilmente il modello predominante nel medio termine. Parimenti saranno grandemente rilanciati i mezzi ecologici come la bicicletta.

L’obbligo elettrico-ecologico porterà a grandi incentivi pubblici nel settore che diverrà rapidamente strategico. Gli autobus pubblici e le metropolitane subiranno un naturale ridimensionamento dovuto alla scarsità di domanda. I viaggi in aereo saranno molto limitati a casi di effettiva necessità e solo dopo rassicurazioni dello stato di salute dei passeggeri che saranno dotati di maschere a massimo livello di protezione con costi chiaramente levitati. Tutta l’industria del turismo a basso costo con voli low cost sarà stravolto. Insomma si tornerà agli anni ‘50 dello scorso secolo, appunto al periodo della pre – globalizzazione in cui i viaggi aerei erano assai costosi e riservati ad una élite che se li poteva permettere.

Le crociere con navi difficilmente troveranno estimatori a causa del pericolo di contagi dati i lunghi termini di permanenza a bordo, i treni saranno utilizzati solo in casi di necessità quando non si può utilizzare il veicolo privato. Questo porterà ad un forte sviluppo dell’industria automobilistica e lancerà soprattutto modelli che abbiano come caratteristica la possibilità di portare grandi carichi di carburante e consumi limitati per tragitti medio – lunghi che non si potranno ancora coprire con le auto elettriche. Di questo fatto vedremo a breve i riflessi sul mercato azionario. Il virus ridisegnerà l’intera economia e i modi di produzione di merci e servizi facendo chiudere interi settori e sviluppandone altri, come appunto quelli del cibo di campagna e del suo trasporto.

RITORNO AL PIC NIC. Anche il concetto di socialità verrà rivisto. Al pranzo al ristorante si preferirà il vecchio picnic in spazi aperti con cibi rigorosamente portati da casa e consumati a distanza di sicurezza. I ristoranti potranno invece portare i cibi direttamente a casa mentre i bar dovranno servire solo a tavoli grandemente distanziati. Questo scenario tuttavia non deve spaventare perché si tratterà solo di una rimodulazione verso modelli del passato e un ritorno, in certi settori, a ritmi meno frenetici. L’eccessiva frenesia del fare verrà penalizzata a vantaggio di stili più lenti e questo per alcuni potrebbe essere anche una buona cosa.