Eni ha l’idea per rilanciarsi. Verso lo scorporo luce e gas. Il progetto allo studio prevede la quotazione. Nascerebbe un player con 12 milioni di clienti

Le crisi portano opportunità. E per Eni, uscita da un anno terribile con il prezzo del petrolio sceso fino a 40 dollari al barile e lo stop al progetto Southstream, questo è il momento di sparigliare per creare quel valore che gli azionisti (con il Tesoro in testa) chiedono al management. Un’idea che potrebbe far nascere un nuovo player dell’energia, attraverso lo scorporo delle attività Gas&Power. L’obiettivo è quello di alienarne una quota di minoranza, anche attraverso la possibile quotazione a Piazza Affari. Il progetto, secondo quanto reso noto ieri dall’Agenzia di stampa Radiocor, sarebbe stato messo a punto con l’assistenza di Goldman Sachs e potrebbe essere presto oggetto di esame da parte di un cda del colosso energetico.

PIANO INDUSTRIALE
Il tutto si inserisce nel contesto del nuovo piano industriale che verrà presentato a Londra il prossimo 13 marzo. Lo sbarco sul listino di Milano della nuova società (con contestale cessione di una significativa quota di minoranza) potrebbe poi avvenire nella prima parte del 2016. Interpellata da Radiocor in merito all’operazione, Eni ha fatto sapere che non commenta le indiscrezioni di mercato. L’opportunità di business del piano appare però molto promettente. Il segmento Gas & Power di Eni ha chiuso il 2013 con ricavi per 32,1 miliardi di euro e una perdita di 246 milioni su cui pesano tuttavia svalutazioni per 1,68 miliardi (l’anno precedente aveva infatti registrato un utile adjusted di 473 milioni e nel primo semestre 2014 era a +197 milioni) comprende tutte le attività di approvvigionamento e vendita di gas naturale e di produzione e vendita di energia elettrica.

LA BORSA APPREZZA
Ciò significa, per il gas, oltre a 2.600 clienti tra grandi imprese, produttori di energia elettrica e grossisti, circa 8 milioni di clienti tra famiglie, professionisti e pmi e altri 2 milioni di clienti in Europa, oltre ovviamente ai diritti di trasporto sui principali gasdotti che arrivano nel Vecchio Continente: nel 2013 le vendite di gas di Eni hanno toccato 93 miliardi di metri cubi di cui 57 miliardi all’estero. La produzione di energia elettrica viene effettuata invece attraverso sette centrali dislocate in Italia per complessivi 5,2 GW. Eni ieri è stato uno dei titoli che ha guadagnato di più in Borsa (+1,69%), insieme però a tutto il comparto petrolifero (Saipem +2,28%) per via di un leggero recupero del prezzo del barile.