Sviluppo economico del compagno. Quella soffiata sul petrolio e i consigli per la ditta. Così la Guidi è scivolata nell’inchiesta di Potenza

Sviluppo economico del compagno. Quella soffiata sul petrolio e i consigli per la ditta. Così la Guidi è scivolata nell'inchiesta di Potenza

Uomini di potere che cadono sulle donne. Donne di potere che cadono sugli uomini. E’ la parità. In alcuni casi è anche l’amore. Federica Guidi ha un compagno di nome Gianluca Gemelli, ingegnere e imprenditore, interessato ai sub-appalti dalla Total in Val d’Agri per l’estrazione del petrolio. Un’intercettazione telefonica li sorprende mentre parlano di emendamenti del governo proprio su quel petrolio. Lei non è indagata, lui sì, per traffico illecito d’influenze. Reato un po’ fumoso, ma qui ci sono di mezzo la politica e l’opportunità. E la Guidi salta come un birillo. Del resto Maurizio Lupi scivolò su un orologio. L’inchiesta è sbucata dal nulla ieri, con l’arresto di sei persone: cinque funzionari e dipendenti del centro oli Eni a Viggiano, in provincia di Potenza, e l’ex sindaco Pd di Corleto Perticara. I reati contestati sono lo smaltimento illecito di rifiuti e nel mirino ci sono anche una serie di pressioni politiche per assunzioni clientelari.

LIAISON
Ma nelle 824 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare, il piatto forte è chiaramente il compagno della Guidi. Il gip scrive che “sfruttando la relazione di convivenza con il ministro allo Sviluppo Economico Federica Guidi, indebitamente si faceva promettere e quindi otteneva da Giuseppe Cobianchi, dirigente della Total, vantaggi patrimoniali”. La telefonata incriminata è quella del 5 novembre 2014, nella quale la Guidi anticipa al fidanzato: “E poi dovremmo riuscire a mettere dentro al Senato se… è d’accordo anche Mariaelena (ndr, il ministro Boschi) quell’emendamento che mi hanno fatto uscire quella notte, alle quattro di notte! Rimetterlo dentro alla legge…con l’emendamento alla legge di stabilità e a questo punto se riusciamo a sbloccare anche Tempa Rossa… ehm…dall’altra parte si muove tutto!”. A quel punto Gemelli le domanda se la faccenda riguardi anche i propri amici (e committenti) della Total, clienti di Tecnimont, e la ministra lo rassicura così: “Eh certo, capito? certo, te l’ho detto per quello”. Passano pochi minuti e Gemelli chiama Cobianchi, per dirgli che “è tutto sbloccato, il governo inserisce l’emendamento al Senato”.

CONSIGLI
Nelle carte dell’inchiesta, affidata alla Squadra Mobile di Potenza, emerge anche con chiarezza che Gianluca Gemelli ha problemi di liquidità per la sua impresa e che la compagna ministra se ne preoccupa parecchio. Arrivando anche a offrirgli un sostegno economico che lui però rifiuta. La Guidi gli suggerisce di “provare a prendere altri lavori. Lui le risponde che lo sta facendo e allora lei si spazientisce un po’: “Ma allora come mai con la cassa sei sempre così tirato, non ti pagano i clienti? Come mai? Perché tu non hai acquisti di materiali, non hai niente!”. E di fronte alle spiegazioni del compagno, poco convinta, insiste: “Devi riuscire a prendere altri lavori” (telefonata del 7 gennaio 2015). Nell’inchiesta sul petrolio lucano ricorre più volte il nome di un altro esponente del governo Renzi, il sottosegretario alla Salute Vito De Filippo, piddino, presidente della Basilicata dal 2005 al 2013. De Filippo avrebbe fatto assumere presso l’Eni il figlio di Rosaria Vicino, sindaco di Corleto Perticara e destinataria ieri di un provvedimento di arresto.

3GIANLUCA_GEMELLIQuella strana fuga di notizie sull’inchiesta in corso

Qualcuno aveva avvertito Federica Guidi e il suo compagno Gianluca Gemelli che era in arrivo una bufera giudiziaria che poteva riguardarli. E il fatto incredibile è che la coppia percepisce il pericolo con un anticipo di oltre un anno rispetto agli arresti. Ancora una volta, sono le carte a raccontarlo, seppure con toni soft. Agli atti c’è una telefonata del 22 gennaio 2015 nel corso della quale si fanno “espliciti riferimenti al probabile coinvolgimento del Gemelli in una questione non meglio specificata e alla possibilità di conseguenze politiche indirette per lo stesso ministro”. A un certo punto l’ingegnere risponde alla ministra: “Ma quelle messe nella fattispecie non è né leggerezza…è una cosa naturale…solo che si è complicata tutta, posso dirti? Sono in una situazione di difficoltà mia, e tua…nel senso… Uno di questi risultati che ho ottenuto può creare un gran casino”. La Guidi risponde rimarcando più volte che non ci devono essere problemi per entrambi, dopo di che invita il compagno ad assumere informazioni.