Il Capitano come Berlusconi. Vuol passare per perseguitato. Parla Evangelista (M5S): “In Giunta si è arrivati all’assurdo. Umiliate le istituzioni per fare campagna elettorale”

“Siamo all’assurdo”. Non ha dubbi la capogruppo M5S in Giunta delle immunità del Senato, Elvira Evangelista, sul voto favorevole della Lega al processo contro Matteo Salvini per il caso Gregoretti. “È evidente pertanto che oggi lo scopo di farsi mandare a processo dai suoi stessi parlamentari è stato quello di fare la vittima della giustizia nella campagna elettorale per le regionali. Ora ci auguriamo che venga anche nell’Aula del Senato a dire formalmente che vuole essere processato”.

Alla fine la maggioranza ha deciso di non partecipare al voto in Giunta delle autorizzazioni sul caso Gregoretti. La Lega parla di “vergognosa sceneggiata” di Pd, Movimento 5 Stelle e Italia Viva per colpire Salvini. Volevate impedirgli di usare l’autorizzazione a procedere nell’ultima settimana di campagna elettorale per le Regionali?
“È Salvini che da giorni fa spettacolo strumentalizzando e umiliando le istituzioni: anziché occuparsi dei problemi dei cittadini della Calabria e dell’Emilia Romagna, parla solo del caso Gregoretti con una spasmodica voglia di passare per perseguitato dalla Giustizia. Mi ricorda Berlusconi. Il Movimento 5 Stelle e tutta la maggioranza si sono semplicemente rifiutati di stare al suo gioco”.

Voi Cinque Stelle accusate, al contrario, il Centrodestra di strumentalizzazione e addebitate agli arbitri – il presidente della Giunta e quello del Senato – di essersi trasformati in giocatori. Perché?
“In Giunta volevamo acquisire alcuni documenti ulteriori per valutare se le condizioni sanitarie dei migranti si fossero aggravate a bordo della Gregoretti. Il presidente Gasparri, che avrebbe dovuto essere imparziale, ha deciso di votare con le opposizioni rendendo il suo voto decisivo per il diniego. Qualche giorno dopo la presidente Casellati con il suo voto ha reso possibile un paradosso farsesco: Lega e destre hanno prima chiesto che si stabilisse la perentorietà del termine dei 30 giorni entro cui la Giunta doveva esprimersi, poi si sono resi conto che il termine era stato sforato e nel giro di mezzora hanno chiesto una deroga. Tutto ciò è molto grave. Non si possono piegare le procedure alle esigenze di una parte politica”.

Conclusione, è stata la Lega a dover dire sì in Giunta per mandare a processo Salvini sul caso della Gregoretti. Siamo arrivati all’inversione dei ruoli tra maggioranza e opposizione?
“Siamo all’assurdo. Come capogruppo del Movimento 5 Stelle nella Giunta le assicuro che Salvini nella sua memoria scritta ha portato tutte le ragioni a favore di una richiesta di non autorizzare la magistratura a procedere nei suoi confronti. È evidente pertanto che oggi lo scopo di farsi mandare a processo dai suoi stessi parlamentari è stato quello di fare la vittima della giustizia nella campagna elettorale per le regionali. Ora ci auguriamo che venga anche nell’Aula del Senato a dire formalmente che vuole essere processato”.

Non teme che, in ogni caso, Salvini possa utilizzare comunque l’argomento in vista delle Regionali accusandovi di aver disertato la Giunta per mero calcolo politico?
“Non temiamo nulla, è Salvini che ha un problema, quello di dimostrare la sua innocenza. La spregiudicatezza politica non paga”.

Peraltro ha già iniziato a cavalcare la vicenda. Ha visto l’ultima iniziativa #digiunopersalvini lanciata dal Carroccio? Che ne pensa?
“Risibile. La Lega potrebbe iniziare a digiunare restituendo subito i 49 milioni di euro che devono ai cittadini italiani”.