Pensioni senza resse. Pagamenti a scaglioni e in ordine alfabetico. Il piano Catalfo contro i contagi. Le direttive già recepite da Poste

Ormai è chiaro che l’imperativo del governo giallorosso è di non lasciare nessuno indietro a partire dagli anziani che, come sappiamo, sono le persone maggiormente a rischio contagio. Proprio per venire loro incontro ed evitare inutili quanto pericolosi assembramenti durante il ritiro delle pensioni, il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo fa sapere che nei prossimi tre mesi sarà possibile ritirare l’agognato assegno in modo scaglionato e su più giorni. “Il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, ha firmato l’ordinanza con la quale, su mia proposta, per i mesi di aprile, maggio e giugno verrà anticipato e distribuito nell’arco di più giorni il pagamento dei trattamenti pensionistici, degli assegni, delle pensioni e delle indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili presso gli sportelli di Poste Italiane Spa collocati su tutto il territorio nazionale”, spiega il ministro in una nota.

Modalità con le quali “si favorirà il rispetto delle disposizioni in vigore per contenere il contagio del Coronavirus, salvaguardando la salute delle persone più anziane e dei dipendenti di Poste”. Il piano è semplice quanto efficace perché “il pagamento decorrerà dal giorno 26 al 31 marzo per la mensilità di aprile, dal giorno 27 al 30 aprile per la mensilità di maggio e dal giorno 26 al 30 maggio per la mensilità di giugno” e i destinatari saranno convocati, in un apposito calendario deciso da Poste, in base all’iniziale del proprio cognome. Un’iniziativa subito raccolta dalla società che si occupa della gestione del servizio postale in Italia, di servizi di telematica pubblica e di operazioni di riscossione e pagamento dei cittadini, che si è data da fare affinché i disagi per l’utenza siano ridotti al lumicino.

GLI SPORTELLI. “Sul nostro sito Poste.it in homepage si possono ricercare gli uffici postali di tutti i comuni su tutto il territorio nazionale”, fanno sapere dall’azienda controllata per il 35% dalla Cassa Depositi e Prestiti che precisa anche che “a partire da oggi, saremo su tutte le principali tv con una campagna pubblicitaria informativa che descrive il meccanismo di ritiro delle pensioni”. Non solo. A tempo di record, Poste ha già preparato il calendario con i cognomi dalla A alla B che saranno convocati negli uffici giovedì 26 marzo; il giorno successivo toccherà a quelli dalla C alla D venerdì 27 marzo; dalla E alla K la mattina di sabato 28 marzo; dalla L alla O lunedì 30 marzo; dalla P alla R martedì 31 marzo; dalla S alla Z mercoledì 1 aprile.

“Ciascuno è invitato ad entrare negli uffici postali esclusivamente per il compimento di operazioni essenziali e indifferibili, in ogni caso avendo cura, ove possibile, di indossare dispositivi di protezione personale; di entrare in ufficio solo all’uscita dei clienti precedenti; tenere la distanza di almeno un metro, sia in attesa all’esterno degli uffici che nelle sale aperte al pubblico”, avvertono da Poste italiane.