Pure costruttori e coop rosse alla cuccagna del casello. Da Pizzarotti a Cmb, Unieco e Pavimental: tutti soci delle concessionarie autostradali

Sul piatto del business autostradale hanno mangiato e continuano a mangiare tanti altri soggetti. Insomma il casello è una vera gallina dalle uova d'oro

Non solo i Benetton, i Gavio e i Toto. Sul piatto del business autostradale hanno mangiato e continuano a mangiare tanti altri soggetti. Per esempio i costruttori, che fanno soldi grazie agli appalti sfornati dai concessionari ma spesso e volentieri sono anche loro azionisti. Il fatto è che il disastro causato dal crollo del Ponte di Genova sulla A10 (concessione Benetton), con il pesantissimo bilancio di 43 vittime, accende un faro sulla miriade di interessi che ruotano intorno ai signori del casello. Per dire, nell’azionariato della Tangenziale Esterna, società del gruppo Gavio che gestisce in concessione la tangenziale Est esterna di Milano, con il 10,17% troviamo il big delle costruzioni Pizzarotti. Nel capitale della stessa società segue una sfilza di coop rosse che si occupano di edilizia e mattone: Coopsette (4,18%), Cmb di Carpi (4,09%), Unieco Coop (4,09%) e Cmc Ravenna (3,23%).

Dettagli – In più, all’insegna di un inaspettato incrocio di interessi, con l’1% delle azioni spunta fuori pure Pavimental, società del gruppo Benetton spesso utilizzata per le manutenzioni della rete gestita dalla famiglia di Ponzano Veneto. C’è poi il caso di Ativa, società che cura la concessione dell’autostrada Torino-Ivrea-Aosta. Qui addirittura direzione e coordinamento sono esercitate dall’accoppiata Gavio-Mattioda. Mattioda, in particolare, è uno storico gruppo edilizio con sede nella provincia di Torino. Lo stesso, inoltre, è presente con il 10,2% del capitale in un’altra concessionaria della galassia Gavio, ovvero la Sitaf, che gestisce la A32 Torino-Bardonecchia. Inutile notare che questi costruttori non soltanto percepiscono, in qualità di azionisti, i ricchi dividendi staccati dalle concessionarie, ma integrano spesso e volentieri il “bottino” incassando gli appalti per la manutenzione delle tratte. Un po’ lo schema particolarmente in voga in casa Benetton, dove sovente per i lavori di manutenzione viene utilizzata Pavimental, società che come detto fa sempre parte della famiglia.

Gli altri – Nella lista dei compagni di viaggio dei grandi concessionari, poi, ci sono figure di finanzieri che sfuggono quasi sempre ai radar dell’attenzione mediatica. Nell’azionariato di Autostrade Meridionali, società concessionaria del gruppo Benetton, è presente con il 5,7% Massimo Malvestio, avvocato-finanziere ormai di stanza a Malta, da dove gestisce una serie di fondi di investimento. Il tutto, naturalmente, va ad aggiungersi alla folta pattuglia di fondi esteri che da tempo hanno fiutato il business delle concessioni. Qui si va dal capitale di Atlantia, dove sono presenti il fondo Gic di Singapore (8,14%) e l’americana Blackrock (5,12%), a quello di Autostrade, dove troviamo il fondo cinese Silk Road (5%) e Appia Investments srl (6,94%), un consorzio guidato dal colosso finanziario tedesco Allianz. Insomma, il tavolo apparecchiato nei 20 anni post privatizzazione è riuscito a soddisfare un’infinità di appetiti.