Tavecchio piazza le pedine

Di F. Bi per Repubblica

Due promesse mantenute. L’aveva detto, Carlo Tavecchio, il 31 luglio quando fu ricevuto da Malagò a Palazzo H. «Caro Giovanni, ti assicuro che non ho cambiali da pagare e ti stupirò con la governance». Il n.1 dello sport aveva condiviso e quando parlava, ancora lunedì, di “sorprese” si riferiva, appunto, alla squadra di Tavecchio.

Eccola: la “cambiale” (o presunta tale) che risponde al nome di ora non esiste più. Non farà il vicepresidente e non metterà nemmeno le mani sul Club Italia, come sperava. Lo ha confermato lo stesso presidente di Lazio-Salernitana: «Per l’armonia rinuncio a ruoli di vertice, agisco con spirito di servizio». Una scelta di buon senso. «Sarà sgradevole ma è leale e diretto», spiega il suo (ex) nemico Andrea Abodi.

Tavecchio sta completando la sua “squadra”: potrebbe affidare ad Andrea Abodi il rilancio della Figc Srl, che si occupa della gestione degli immobili della Federcalcio e che sinora era stata diretta da Giancarlo Abete.

Il vicepresidente vicario della Figc sarà Maurizio Beretta, n.1 della Lega di serie A che conquista così una poltrona importante. Per l’altra vicepresidenza probabile Mario Macalli, decisivo coi voti della sua Lega Pro. Verrà costituita la commissione riforme, forse gestita da Lotito, e dove Tavecchio spera di poter contare su un qualificato numero di consulenti: dal professor Giulio Napolitano, a Francesco Soro, capo gabinetto di Malagò, agli avvocati Conte, Auletta e Matera. Da lì, d’altronde, passa il futuro del calcio. Una Figc che assomiglia sempre più al Coni.

Il Club Italia sarà affidato a Gabriele Gravina, dirigente di lungo corso, molto stimato anche da Abete. Il settore giovanile e scolastico a Simone Perrotta: così il sindacato calciatori potrebbe mettere in consiglio federale una calciatrice-avvocato, rispettando le quote rosa (previste dallo statuto). Michele Uva, che ieri ha incontrato il nuovo presidente, da lunedì sarà il direttore generale al posto di Antonello Valentini.

A via Allegri ci sarà la rivoluzione, o quasi: capo ufficio stampa il giornalista Gianfranco Teotino, in piena sintonia con Uva. Fiona May sarà il consigliere per l’integrazione e le politiche contro le discriminazioni razziali (ieri l’accordo). Andrea Butti gestirà l’ufficio relazioni internazionali: è stimatissimo a livello Fifa e Uefa. Resta al suo posto Benedetta Geronzi, che da anni si occupa di marketing, settore strategico in tempi di crisi. Il neopresidente inoltre ha piena fiducia nell’avvocato Mario Gallavotti.

Tavecchio ieri, oltre a Uva, ha incontrato Lotito e parlato al telefono con molti dirigenti, fra cui Beretta e Macalli. Ha lasciato Roma nel pomeriggio, tornerà domenica sera: ma nel lungo weekend avrà molti incontri e contatti a Ponte Lambro.

Lunedì la “squadra” sarà presentata in occasione del primo consiglio federale della nuova era: modificata anche la norma sulle discriminazioni territoriali. Per i cori contro Napoli, previste di nuovo attenuanti ed esimenti: quindi, multe a go-go e solo nei casi di (grave) recidiva curve chiuse. Ma i club dovranno garantire, finalmente, un vero piano contro ogni genere di discriminazione.