Coronavirus, nuova stretta in Veneto. Autoisolamento per i sospetti malati, screening e tamponi per chi rientra da Paesi a rischio e arresto per chi viola l’obbligo della quarantena

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha emesso una nuova ordinanza regionale riguardante l’emergenza Coronavirus. “In caso di compresenza di sintomi e temperatura superiore ai 37,5 gradi – ha spiegato il governatore – il soggetto si deve porre in autoisolamento e contattare il medico. Si può disporre l’isolamento nelle strutture extra-alberghiere. Se c’è un’azienda che ha difficoltà a mettere in isolamento una famiglia siamo a disposizione per trovare una soluzione”.

L’ordinanza regionale prevede, inoltre, l’obbligo di test di screening e tampone “per tutti i soggetti che fanno ingresso o rientro in Veneto dopo un viaggio in un paese diverso da quelli presenti nell’allegato 1”. “Ad esempio – ha spiegato ancora Zaia – se vengo dalla Tunisia o dalla Serbia faccio la seguente procedura: tampone immediato, secondo tampone a distanza di 5-7 giorni se il primo è negativo e mascherina tra un tampone e l’altro. Il datore di lavoro deve contattare l’azienda Uls di riferimento”.

“Se non torni per lavorare – ha aggiunto il governatore veneto -, ti fai 14 giorni di quarantena. Nell’ordinanza è previsto l’obbligo di denunce e segnalazioni dell’elenco dei nominativi dei soggetti che devono mantenere l’isolamento. Tutti coloro che sono in isolamento vengono segnalati a sindaco prefetto e autorità giudiziaria per essere controllati. Rifiuto di ricovero? Immediata segnalazione del nominativo del soggetto con denuncia d’ufficio”.

Chi viola le regole, secondo quanto prevede la stessa ordinanza regionale, rischia “1.000 euro per violazione art. 1 e 2. Per articolo 3, mancanza di mascherina tra un tampone e l’altro, sanzione di 1.000 euro per ciascun lavoratore presente in azienda. Più sanzioni penali previste. Se un positivo va in giro, c’è l’arresto e il carcere e una serie di attività”.

“Chiedo che a livello nazionale – ha aggiunto Zaia – si possa portare al penale la violazione dell’isolamento fiduciario anche del negativo. Ne ho parlato anche con il ministro Speranza, mi aspetto che sul ricovero coatto si provveda a trovare la modalità con un decreto, in maniera che i sanitari decidano se provvedere all’isolamento fiduciario in casa, e se il caso è grave, di fare in modo di evitare di disperdere il virus sul territorio”.

Zaia ha inoltre reso noto i numeri dell’epidemia nell’ultima settimana ed è emerso che i contagi sono stati solo 28 e di questi, ben 15 sono stati importati o hanno visto coinvolti cittadini stranieri. “Questo – ha concluso il governatore – è il vero tema emergente oggi, e non stiamo parlando di razzismo ma di salute pubblica. C’è tutta una letteratura sui contagi transfrontalieri e tra paesi che definiamo all’avanguardia. Il Veneto è quasi indenne, i contagi veneti sono nelle Rsa o microfocolai familiari”.