Bambino ucraino scomparso a Cagliari, la nonna è morta e di lui ancora nessuna traccia: l’appello della madre

Bambino ucraino scomparso: la mamma del piccolo e Associazione Cittadini del Mondo Odv di Cagliari hanno diffuso un appello.

Bambino ucraino scomparso a Cagliari, la nonna è morta e di lui ancora nessuna traccia: l’appello della madre

Un bambino ucraino di nome Sasha è scomparso mentre tentava di fuggire dalla guerra. La nonna è morta durante la fuga ma del piccolo non si ha ancora nessuna traccia. La madre e le associazioni italiane stanno diffondendo appelli nella speranza di riuscire a riportare Sasha a casa.

Bambino ucraino scomparso, la nonna è morta e di lui ancora nessuna traccia: la fuga dall’Ucraina

Alexander “Sasha” Zsanovich Yahno, 4 anni, viveva con la nonna in un paesino situato tra Kiev e Chernobyl, in Ucraina. L’abitazione era separata da un lago da quella dei suoi genitori. Per questo motivo, mentre l’avanzata dei russi incalzava, la nonna del bimbo ha deciso di portarlo dalla figlia Anna e dal marito. L’unico modo possibile per raggiungere i genitori di Sasha era viaggiare a bordo di una barca in quanto il ponte che univa le due sponde del lago era stato distrutto dai bombardamenti russi.

Sulla barca, erano salite quindici persone, compresi Sasha e sua nonna. Durante l’attraversamento del lago, però, l’imbarcazione è stata colpita dai russi e le persone si sono disperse in acqua.

A proposito della traversata compiuta, si è espressa Cristina, una amica di origine italiana di Anna, mamma del bambino ucraino scomparso. La donna, infatti, ha raccontato: “La loro barca è stata colpita dai soldati ed è affondata. La nonna è morta e Sasha, che aveva il giubbotto di salvataggio, si è salvato. I volontari hanno detto che con lui si sono salvate altre persone. Io so di sei, fra cui un ragazzo di 18 anni e una di 19”.

In questo contesto, nella confusione dei soccorsi, Sasha non è stato condotto a casa dei genitori ma è stato portato altrove.

Cristina ha affermato: “Chissà cos’è successo: forse era scioccato e non parlava più. I volontari dicono che è finito al confine con la Polonia, passando per L’viv e che al confine altri volontari l’hanno fatto salire su un pullman diretto in Italia con molti bambini, tutti rifugiati”.

L’appello della madre e dell’Associazione Cittadini del Mondo Odv di Cagliari

Da quel drammatico viaggio in barca, intanto, è trascorso quasi un mese durante il quale si sono moltiplicati senza successo gli appelli da parte della mamma del bambino e delle associazioni ucraine e italiane.

In relazione alle ricerche, l’amica della mamma di Sasha ha spiegato: “Ho provato a contattare varie associazioni, anche la Croce Rossa, ma mi dicono tutti che non possono fare molto per via dell’identificazione di un bambino non accompagnato e rifugiato – e, sottolineando che i genitori del piccolo non parlano né inglese né italiano, ha aggiunto –. Non solo. In quel posto hanno problemi di connessione ed elettrici. Non è semplice per loro chiamare l’Italia. C’è chi dice che sta a Verona, chi a Napoli, ma non sono segnalazioni convincenti e in ogni caso non si è grado di verificarle”.

In Italia, l’Associazione Cittadini del Mondo Odv di Cagliari e il console onorario ucraino in Sardegna, Anthony Grande, hanno parlato con i genitori di Sasha e con l’amica italiana della famiglia e hanno diramato l’appello diffuso della mamma del bambino ucraino scomparso.

L’appello riporta il seguente messaggio: “Il bambino scomparso si chiama Alexander (Sasha) Zdanovich Yahno, ha 4 anni ed è nato il 4 marzo del 2018. Altezza circa 110 cm, occhi marroni, capelli castani e taglio a caschetto. Alexander è scomparso lo scorso 10 marzo, in fuga dalla regione di Kiev, insieme alla nonna e altre sei persone e due cani, attraversando con una barca il fiume Dnepr. Purtroppo, la nonna è stata rinvenuta morta, anche la barca è stata ritrovata. Il bambino era l’unico che indossasse un giubbotto di salvataggio”.

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Bambino ucraino scomparso: la mamma del piccolo e Associazione Cittadini del Mondo Odv di Cagliari hanno diffuso un appello.