Disabile rom vola dalla finestra durante una perquisizione: la famiglia accusa gli agenti

Disabile rom vola dalla finestra e si trova in gravi condizioni attualmente. La famiglia ha presentato un esposto accusando gli agenti.

Disabile rom vola dalla finestra durante una perquisizione: la famiglia accusa gli agenti

Disabile rom vola dalla finestra: una vicenda spinosa si è accesa nella periferia romana. Il caso è arrivato anche in Parlamento con un fascicolo per tentato omicidio aperto dalla Procura di Roma. La famiglia del ragazzo ha accusato gli agenti.

Disabile rom vola dalla finestra durante una perquisizione

A Roma è scoppiato un caso che riguarda un disabile di origine rom, Hasib Omerovic di 36 anni. Durante una perquisizione nella casa dei coniugi Omerovic/Sejdovic di origine rom con 4 figli, due minori e due disabili adulti, che vivono in una casa popolare in zona Primavalle a Roma, qualcosa è andato storto. Il 36enne sordomuto è precipitato dalla finestra della sua camera ed oggi si trova in gravi condizioni. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per tentato omicidio, secondo quanto riferisce il difensore, dopo la denuncia presentata il 10 agosto scorso dalla famiglia.

La famiglia accusa gli agenti

Sulla vicenda è stata presentata anche un’interrogazione parlamentare. Il 5 agosto scorso i coniugi Omerovic/Sejdovic hanno depositato un esposto alla Procura della Repubblica.  L’uomo è in coma dopo essere precipitato dalla finestra di casa nel corso di quella che i parenti definiscono «una perquisizione delle forze dell’ordine».

La testimonianza della sorella di Hasib porta alla luce i dettagli della vicenda: “Ho sentito suonare e ho aperto la porta – ha raccontato la sorella nell’esposto presentato in Procura – una donna con degli uomini vestiti normalmente sono entrati in casa. La donna ha chiuso la serranda della finestra del salone. Hanno chiesto i documenti di mio fratello”. Stando a quanto riferisce la ragazza e riportato nella denuncia il fratello si sarebbe spaventato e si sarebbe chiuso nella sua stanza. A quel punto gli agenti avrebbero forzato la porta. “Lo hanno picchiato con il bastone, è caduto e hanno iniziato a dargli i calci; è scappato in camera e si è chiuso così loro hanno rotto la porta e gli hanno dato pugni e calci. Poi, lo hanno preso dai piedi e lo hanno buttato giù”, riferisce la sorella.

 

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