Reporter senza frontiere: Italia e Usa arretrano su libertà di stampa

Milano, 2 mag. (askanews) – L’Italia arretra nel World Press Freedom Index 2025 pubblicato da Reporter Sans Frontières (RSF), scendendo al 49esimo posto su 180 Paesi, tre posizioni più in basso rispetto al 2024.Secondo RSF, a pesare sul peggioramento sono l’ingerenza crescente della politica nei media pubblici: viene citata la cosiddetta “legge bavaglio”, che limita la pubblicazione di atti giudiziari, di pari passo con l’aumento delle pressioni economiche sui giornalisti, tra tagli, concentrazione della proprietà editoriale e precarietà diffusa.RSF ricorda che oltre 20 giornalisti vivono sotto scorta per aver ricevuto minacce o subito aggressioni legate a inchieste su mafia e corruzione.Il ritorno al potere di Donald Trump ha contribuito a “un declino” della libertà di stampa anche negli Stati Uniti, avverte Reporter Senza Frontiere. Gli Stati Uniti sono scesi di due posizioni e ora si classificano al 57° posto su 180 paesi, dietro la Sierra Leone.Trump “ha deciso di porre fine ai finanziamenti all’USAID, che ora è sull’orlo della scomparsa. È stata determinante nel finanziare un gran numero di organi di stampa in paesi con una stampa indipendente limitata”, ha spiegato Thibaut Bruttin, direttore generale di Reporter Senza Frontiere.”Siamo quindi a un punto di svolta. Donald Trump gioca un ruolo decisivo nella situazione della libertà di stampa negli Stati Uniti e nel plasmare gli sviluppi a livello mondiale. C’è anche il rischio di imitazione, anche in Europa, da parte dei decisori pubblici e delle forze politiche che stanno osservando attentamente la strategia informale che Trump sembra aver diffuso durante la sua seconda campagna elettorale.”