L’Eurocamera si sdoppia sul riarmo. Stoppa Ursula ma dà il via libera a Fitto

Si censura la procedura d’urgenza per il ReArmEu. Ma si autorizza quella accelerata per il piano che può dirottare risorse sulle armi

L’Eurocamera si sdoppia sul riarmo. Stoppa Ursula ma dà il via libera a Fitto

Ci sono due notizie che arrivano dal Parlamento europeo sul fronte del piano di Riarmo, voluto dalla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. Una cattiva e una buona. L’Eurocamera ha deciso con 316 voti a favore, 291 contrari e 27 astenuti di ricorrere alla procedura d’urgenza per adottare la proposta di revisione della politica di Coesione avanzata dal vicepresidente esecutivo della Commissione Ue, Raffaele Fitto.

Tra i punti nevralgici della proposta c’è la possibilità, su base volontaria, da parte degli Stati membri di dirottare i fondi di Coesione alla Difesa. E questa è la cattiva notizia.

La buona è che l’Eurocamera ha approvato l’emendamento M5S che boccia l’iter di urgenza voluto da von der Leyen per far approvare il suo piano di riarmo da 800 miliardi. Partiamo dalla cattiva.

L’Eurocamera dice sì all’iter urgente voluto da Fitto sulla proposta per poter usare i fondi di Coesione per l’industria bellica

Ancora una volta la Commissione europea, stavolta per mano di Fitto, mostra di avere fretta sul piano di riarmo. Vuole che tutti gli strumenti per consentire agli Stati membri di armarsi fino ai denti siano disponibili subito.

“Sono molto soddisfatto che la plenaria di oggi (ieri, ndr) abbia approvato la procedura d’urgenza per la revisione di medio periodo della politica di coesione. La Commissione ha scelto di attivare questa procedura perché i tempi ordinari avrebbero lasciato poco margine alle regioni, agli Stati membri e alle autorità di gestione per aggiornare – qualora lo ritenessero opportuno e su base volontaria – i programmi in corso, includendo una o più delle cinque nuove priorità introdotte con la revisione”, commenta Fitto.

Fitto festeggia: ora saremo più incisivi e pragmatici

“L’Aula ha confermato di condividere con la Commissione l’esigenza di intervenire con tempestività ed efficacia per migliorare l’attuazione della programmazione in corso, 2019-2027, consentendo ai territori europei di investire in settori prioritari e urgenti. La semplificazione delle procedure – conclude Fitto – ci permette di essere più incisivi e pragmatici, con un vantaggio diretto per i cittadini europei”. E per l’industria bellica verrebbe da aggiungere.

“Per una manciata di voti, e grazie al voto dei finti patrioti di Orban, Le Pen e Salvini, la procedura d’urgenza per l’approvazione della revisione della politica di coesione viene approvata dal Parlamento europeo. Senza i voti determinanti dell’estrema destra Ursula von der Leyen e il suo Commissario Raffaele Fitto sarebbero stati sconfitti in un provvedimento chiave della strategia militare dell’Unione europea che prevede la possibilità di usare i fondi di coesione per la difesa e l’industria militare”, commenta Valentina Palmisano, europarlamentare M5S.

L’Eurocamera approva l’emendamento M5S che boccia l’iter urgente per il piano di riarmo di Ursula

La buona notizia, dicevamo, è che il Parlamento europeo ha approvato l’emendamento M5S che critica la decisione di Ursula di bypassare il Parlamento europeo nella procedura di approvazione del piano di riarmo, utilizzando l’articolo 122 dei trattati dell’Unione europea.

“Abbiamo messo Ursula von der Leyen spalle al muro con una maggioranza parlamentare che ha dichiarato sostanzialmente che ciò che ha fatto sul piano RearmEu è illegittimo, che manca della base legale su cui sta andando avanti”, afferma il capo delegazione M5S, Pasquale Tridico.

“In questo senso – prosegue Tridico – si erano espressi i servizi legali, poi la Commissione giuridica e ora direttamente l’Aula. Ursula von der Leyen non ha più le basi legali per continuare questo folle piano di riarmo. La lettera che ha scritto Roberta Metsola (presidente del Pe, ndr) al riguardo va esattamente nella direzione del nostro emendamento. L’articolo 122 non andava invocato, è illegale. Ora ci sono tutti i presupposti per andare davanti la Corte e abbiamo ottime possibilità che ciò avvenga. A meno che – conclude Tridico – von der Leyen non ritratti e torni indietro”.

Esulta Conte: von der Leyen ritratti o ce la vedremo alla Corte di giustizia Ue

Festeggia il leader del M5S. “Una bella vittoria per il M5S nella battaglia durissima contro tutto e tutti per fermare il folle Piano di Riarmo. Poco fa dal Parlamento europeo è arrivato un sussulto di dignità: è stato approvato il nostro emendamento con cui si condanna la scelta di far passare questa corsa alle armi degli Stati europei scavalcando il voto del Parlamento europeo. Continueremo a dare battaglia: adesso la Commissione von der Leyen faccia dietrofront altrimenti ce la vedremo davanti alla Corte di Giustizia europea”, dice Giuseppe Conte.