“Embargo totale contro Israele”: Conte sferza Crosetto su Gaza

Le parole non bastano: Conte chiede a Crosetto che il governo agisca su Gaza. Intanto da Parigi e Londra è un coro di critiche a Netanyahu.

“Embargo totale contro Israele”: Conte sferza Crosetto su Gaza

“Le parole senza comportamenti conseguenti valgono poco. E di certo non bastano a ripulirsi la coscienza”. Così ieri il leader 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha risposto al ministro della Difesa, Guido Crosetto, il quale aveva attaccato il governo di Benjamin Netanyahu per il suo piano di conquista di Gaza. “Dopo 22 mesi – ha sottolineato Conte -, il Ministro Crosetto dice che il Governo di Israele ‘ha perso ragione e umanità’ e che ‘vanno prese delle decisioni che obblighino Netanyahu a ragionare’. Bene, finalmente. Ma finora dove siete stati? Dov’eravate mentre era in corso di svolgimento un genocidio, con oltre 60mila palestinesi trucidati, tra cui 18mila bambini? Dove eravate mentre sistematicamente venivano uccisi giornalisti e reporter – ancora oggi – tutti scomodi testimoni di questa carneficina?”, si domanda Conte.

“Le chiacchiere stanno a zero”

Che aggiunge: “Ministro Crosetto, innanzitutto, inviti Meloni a esprimersi chiaramente e a prendere le distanze dalle azioni del suo amico Netanyahu. Ma soprattutto – sottolinea – dimostrate nei fatti che davvero vi siete pentiti della ignobile copertura politica e militare che fin qui avete offerto a un Governo genocida: strappate il memorandum per la cooperazione militare tuttora in corso, disponete con l’Europa l’embargo totale di tutte le forniture militari per e da Israele, adottate sanzioni economiche contro Netanyahu e i suoi sodali. Di fronte al dramma umanitario più grande del nostro tempo le chiacchiere stanno a zero, Ministro”, conclude.

Macron contro l’occupazione della Palestina: “Disastro annunciato”

Continuano, intanto, le prese di posizione dei leader europei e non solo. Per il presidente francese, Emmanuel Macron, i piani di Israele di intensificare le operazioni militari nella Striscia di Gaza sono “un disastro annunciato” e ha proposto una coalizione internazionale sotto mandato delle Nazioni Unite per stabilizzare la Striscia.

“L’annuncio del governo israeliano di un’espansione delle operazioni a gaza City e nei campi di Mawasi e di una rioccupazione preannuncia un disastro di una gravità senza precedenti e una corsa a perdifiato verso una guerra permanente”, ha detto  il capo dell’Eliseo, che ha aggiunto: “questa guerra deve finire ora con un cessate il fuoco permanente”.

Anche Starmer contro Netanyahu dopo la strage di cronisti

ll premier britannico Keir Starmer si è detto “molto preoccupato” per l’eccidio – rivendicato dall’Idf – di sei giornalisti di Al Jazeera nella Striscia: “I giornalisti di guerra sono protetti dal diritto internazionale umanitario e devono poter svolgere il loro lavoro in maniera indipendente e in sicurezza”, ha sottolineato.

Anche l’Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani ha condannato l’uccisione di sei reporter, affermando che le azioni dell’esercito israeliano rappresentano una “grave violazione del diritto internazionale umanitario”.

la commissaria Ue Lahbib: “Inorridita”

“Sono inorridita nell’apprendere dell’uccisione di Al Jazeera a Gaza, tra cui il reporter Anas Al Sharif. Un duro colpo alla libertà di stampa. Dall’ottobre 2023, almeno 186 giornalisti sono stati uccisi. I civili devono essere protetti, l’accesso garantito e la stampa salvaguardata. Sempre”, h ascritto invece su X la commissaria Ue per la Gestione delle Crisi, Hadja Lahbib.

Da luglio sono 37 i bambini morti di fame nella Striscia

Intanto sono 37 i bambini morti di fame nella Striscia di Gaza a partire dal 1 luglio. Lo ha riferito l’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari, mentre per l’Unicef sono almeno 12mila bambini malnutriti a Gaza, denunciando un aumento “sconcertante” di casi. Per l’organizzazione internazionale il dato mensile di luglio è il “più alto mai registrato”. Il confronto con pochi mesi fa è impressionante. A febbraio, spiega Unicef, “erano 2mila i bambini colpiti da malnutrizione acuta a Gaza. A giugno, quella cifra era triplicata. Ora è quasi raddoppiata di nuovo”.

Una prova, per il Fondo, che la malnutrizione “sta accelerando rapidamente, mettendo a grave rischio le giovani vite. Il ritmo di questo deterioramento è allarmante”. Il governo israeliano ha negato l’esistenza di una crisi alimentare nella Striscia e accusato media di dare credito a fake news orchestrate da Hamas. L’Unicef però non lascia dubbi sull’interpretazione dei suoi dati, precisando che i 12 mila casi di luglio sono “di malnutrizione acuta e non di malnutrizione grave, con quest’ultima che è la forma più severa della prima e spesso associata a un rischio elevato di complicazioni e mortalità”.