Neanche il tempo di iniziare e già Report è finito sotto gli attacchi del centro-destra. A sparare a zero ieri contro la prima puntata della trasmissione (che ha raccolto ottimi ascolti, con il 9,2% di share medio), il presidente della commissione Cultura della Camera, il melonianissimo Federico Mollicone (noto tra l’altro per aver dichiarato guerra alla famiglia disfunzionale di “Peppa Pig”), il quale non ha gradito il servizio sulla nomina di Beatrice Venezi a maestro residente del Teatro la Fenice di Venezia. Tanto da arrivare a chiedere interventi diretti dei vertici Rai contro Sigfrido Ranucci e la redazione.
“Quello di Report è giornalismo militante”
“Quello di Report non è giornalismo d’inchiesta, ma giornalismo militante che ha provocato infiniti danni, anche economici, alla Rai”, ha tuonato Mollicone. “La puntata di ieri è stata l’ennesimo ‘minestrone’ di fatti in gran parte legali e legittimi, mescolati con nomine fiduciarie – comunque legittime – presentato in modo fuorviante”, ha aggiunto l’esponente FdI, “è un giornalismo militante che serve solo ad attaccare il governo, gli esponenti di governo e tutti coloro che hanno l’ardire di manifestare una simpatia per questo governo. Su questo chiediamo l’intervento della Rai”.
E conclude: “Pur avendo espresso solidarietà a Ranucci, questo non ci impedisce di criticare duramente il format e il modus operandi del programma” che di fatto “vuole impedire al governo di centrodestra di governare e di nominare, secondo la legge, persone che riteniamo meritevoli”.
Anche Orban all’attacco di Ranucci & Co.
Ma ieri gli attacchi a Report sono arrivati anche dall’Ungheria, proprio mentre Victor Orbàn era in visita a Roma. Il consigliere politico del premier ungherese, Balazs Orban, si è infatti scagliato contro la trasmissione per il servizio sul sovranismo, definendolo “un grave errore”. “Il programma Report ha presentato i network internazionali conservatrici e sovranisti in un servizio il cui titolo stesso rivela il pregiudizio degli autori: ‘L’offensiva sovranista contro l’Europa: l’asse Meloni-Trump”, scrive il consigliere, ricordando come il servizio tirasse in ballo i think tank conservatori, l’ungherese Mcc Budapest e il polacco Ordo Iuris.
M5s: “Meloni difenda il giornalista minacciato”
“È clamoroso e sconcertante che mentre a Palazzo Chigi Giorgia Meloni riceve Viktor Orbàn, suo amico personale e alleato politico, arrivi la notizia di un attacco a Report da parte del consigliere di Orban, Balazs Orban”, scrivono gli esponenti M5S in commissione di vigilanza Rai Dario Carotenuto, Dolores Bevilacqua, Anna Laura Orrico, Gaetano Amato, “Il tutto a meno di una settimana dal gravissimo attentato subito da Ranucci. Ora basta”.
Per i pentastellati “o Meloni si fa sentire con il suo omologo ungherese dicendogli che non si deve permettere di fare attaccare un cittadino italiano e un giornalista che rischia la propria sicurezza per fare informazione, oppure il suo patriottismo vale meno di zero. Se non interviene, se non condanna pubblicamente l’attacco del consigliere di Orban, Meloni mette a nero su bianco il discredito dell’Italia e degli italiani rispetto ai suoi interessi di partito. Meloni: difendi l’Italia o ti pieghi ai soprusi del governo del tuo amico Orban? Tertium non datur”, concludono.