Attentato bomba a Mosca causa la morte del generale Sarvarov. Ira del Cremlino che punta il dito contro Kiev e minaccia: “Ve la faremo pagare cara”

Un’autobomba uccide a Mosca il generale Fanil Sarvarov. Il Cremlino parla di sospetti su Kiev e i servizi ucraini.

Attentato bomba a Mosca causa la morte del generale Sarvarov. Ira del Cremlino che punta il dito contro Kiev e minaccia: “Ve la faremo pagare cara”

A Mosca è esploso un ordigno nascosto sotto il telaio di un’auto, trasformando una mattina di dicembre in un nuovo capitolo di tensione nell’ombra della guerra. L’esplosione è avvenuta nel cortile di un palazzo nella zona sud della capitale russa. A perdere la vita è stato Fanil Sarvarov, 56 anni, generale dello Stato maggiore e direttore del dipartimento di addestramento operativo delle forze armate.

L’agenzia Tass, citando la portavoce del comitato investigativo Svetlana Petrenko, ha spiegato che il militare è deceduto a causa delle gravi ferite riportate. Secondo quanto riferito, l’ordigno sarebbe stato piazzato con cura sotto il veicolo. Il Cremlino non ha perso tempo nel puntare il dito, facendo trapelare apertamente il sospetto che dietro l’attentato possano esserci i servizi segreti ucraini.

Un attentato a Mosca causa la morte del generale Sarvarov. Ira del Cremlino che punta il dito contro Kiev e minaccia: “Ve la faremo pagare cara”

Petrenko ha confermato che gli inquirenti stanno vagliando diverse ipotesi e che una delle teorie principali è proprio quella di un’azione organizzata da Kiev. Una pista pesante, che arriva mentre il conflitto prosegue senza spiragli diplomatici. Intanto sul luogo dell’esplosione sono al lavoro investigatori e tecnici forensi. Si stanno interrogando i testimoni e analizzando le immagini delle telecamere di sicurezza per ricostruire movimenti sospetti nelle ore precedenti all’attentato.

Sarvarov, ricordano i media russi, era figura di primo piano nello Stato maggiore. Solo pochi mesi fa, nel maggio 2024, Vladimir Putin gli aveva conferito il grado di generale di corpo d’armata. Un segnale di fiducia da parte del presidente russo per un ufficiale considerato vicino agli ambienti militari più influenti.

Per il Cremlino l’attentato rappresenta un colpo doloroso all’apparato di comando. Ma soprattutto aggiunge un nuovo livello di rischio al clima nella capitale. Se trovasse conferma il sospetto di un coinvolgimento ucraino, l’episodio potrebbe inasprire ulteriormente una guerra già segnata da ombre e operazioni clandestine.