A Foggia scoperta la truffa degli 80 euro. La Finanza ha denunciato 8 imprenditori che per incassare il bonus Renzi fingevano di assumere lavoratori

Il Gip del Tribunale di Foggia ha emesso a carico degli 8 imprenditori un provvedimento di sequestro di disponibilità finanziarie e di beni mobili e immobili

Oltre 2.100 finte assunzioni per intascare il bonus degli 80 euro. Otto imprenditori del settore dei servizi sono stati denunciati dalla Guardia di Finanza di Foggia per il reato di indebita compensazione. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica del capoluogo pugliese, hanno consentito di individuare un articolato sistema di frode ai danni delle casse dello Stato, attraverso la compensazione delle imposte dovute con crediti inesistenti, in questo caso con il bonus di 80 euro introdotto nel 2014 dall’allora governo Renzi e spettante ai lavoratori con un reddito annuo inferiore ai 26mila euro.

Le indagini, scaturite da una verifica fiscale condotta dai militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Foggia nei confronti di un consulente del lavoro, hanno permesso di accertare che attraverso la trasmissione delle dichiarazioni telematiche per conto delle 8 aziende coinvolte veniva omesso il versamento delle imposte dovute tramite la compensazione di crediti nei confronti dell’erario. Ad attirare l’attenzione delle Fiamme gialle è stato, in particolare, l’elevato numero di dipendenti impiegati, ben 2.114, per i quali i titolari delle imprese sostenevano di aver anticipato, negli anni 2016 e 2017, il bonus fiscale degli 80 euro.

Tutte le assunzioni, ha accertato l’inchiesta, erano naturalmente false ma gli imprenditori avevano utilizzato questo escamotage per compensare imposte dovute all’erario per un valore superiore agli 1,5 milioni di euro. Il Gip del Tribunale di Foggia, su richiesta della Procura, al fine di garantire il recupero degli importi non versati, ha emesso a carico degli 8 imprenditori un provvedimento di sequestro di disponibilità finanziarie e di beni mobili e immobili.