A Roma dilaga il malaffare. Corruzione in alcuni Municipi e in una Asl della Capitale: 22 arresti tra funzionari pubblici e imprenditori

Un malaffare talmente diffuso che ormai non sorprende nemmeno più di tanto. Come l’ultima inchiesta della Capitale, denominata “Vitruvio”, che evidenzia l’ennesimo presunto sistema di tangenti e scambio di favori tra imprenditori e funzionari pubblici. Un nuovo scandalo che coinvolge Municipi romani e Asl. Corruzione, concussione e tangenti da fino a 1.500 euro  per non rilevare abusi edilizi: queste le contestazioni sollevate a 28 persone. Nel dettaglio si tratta di 10 funzionari pubblici, 13 imprenditori e 5 professionisti; 22 quelli finiti agli arresti. Oltre 40 le perquisizioni eseguite in abitazioni, studi privati e uffici pubblici della Capitale.

IL SISTEMA
Secondo gli inquirenti i funzionari pubblici, in cambio di denaro, avrebbero omesso atti, oppure avrebbero suggerito loro stessi quali modifiche apportare ai lavori per far ottenere al costruttore il massimo vantaggio economico, in maniera del tutto illecita. L’indagine parte dopo l’accertamento di alcuni episodi con al centro alcuni funzionari al lavoro dell’ispettorato edilizio del XIV Municipio di Roma Capitale e anche in una delle Asl della Capitale. Proprio all’interno dell’ispettorato edilizio si sarebbero perpetrate le violazioni con la presunta omissione di gravi irregolarità nella gestione delle pratiche relative al rilascio delle autorizzazioni per gli imbocchi alla rete fognaria (fondamentali per la vendita delle nuove unità immobiliari). Un meccanismo per favorire quegli imprenditori che avrebbero pagato la mazzetta. Il coinvolgimento di una delle aziende sanitarie romane riguarderebbe, invece, l’omissione di alcune irregolarità nei cantieri per quanto riguarda le norme di sicurezza sul lavoro. Norme non rispettate che sono passate inosservate in cambio delle solite tangenti. Questo il quadro disegnato dagli inquirenti. E l’indagine  potrebbe allargarsi pure ad altri Municipi. Spunterebbe addirittura in alcuni casi pure il pagamento di una sorta di tangente preventiva, insomma, si doveva pagare ancor prima dell’apertura del cantiere.

GLI ARRESTATI
Agli arresti preventivi in carcere sono finiti l’imprenditore Roberto Biagini e i funzionari municipali Stefano Urbinati, Simone Casale, Giovanni Grillo, Maurizio Paiella e Marcello Fioravanti. Domiciliari per Gianluca Sicari, Gianfranco Morani, Sandro Costantini, Rodolfo Ercolani, Claudio Pompei, Franco De Angelis, Giovanni Ceci, Andrea Dionisi, Guido Bizzarri, Costantino D’Amico, Giacomo Ceccarelli e i funzionari Andrea Costa, Claudio Guidi, Maurizio Sabatini, Franco Di Carlo e Claudio Rantazzi. Obbligo di firma, infine, per Mauro Raggianti, Emiliano Gaspari, Daniele Losani, Paolo Bonardini, Massimo Gaiarin e Antonio Domenico Colarusso.