Affittopoli, confermato lo sfratto per il Pd dalla storica sede romana di via dei Giubbonari. Morosità e assenza di concessione: i dem devono schiodare. Ma sono pronti a un nuovo ricorso

Affittopoli, confermato lo sfratto per il Pd dalla storica sede romana di via dei Giubbonari. Morosità e assenza di concessione: i dem devono schiodare

Partito democratico sfrattato dalla storica sede romanda del Circolo Centro Storico di via dei Giubbonari. Il Tar del Lazio ha dato ragione al Campidoglio che chiedeva il pagamento della morosità, circa 170 mila euro da quanto si apprende, per l’affitto dell’edificio a due passi da Campo de’ Fiori. I giudici amministrativi hanno respinto il ricorso del Pd contro lo sfratto avviato dal Comune. Si tratta di uno degli immobili del Comune di Roma finiti nello scandalo “affittopoli”. Il Tar ha decretato che “nonostante la pluriennale occupazione dell’immobile, la parte ricorrente non risulta, allo stato, titolare di alcun atto di concessione”. A commentare quanto accaduto il presidente del Codacons, Carlo Rienzi: “O il circolo del Pd di Via dei Giubbonari paga entro pochi giorni gli arretrati al Comune, comprensivi di interessi, o l’immobile che ospita la storica sede del partito dovrà tornare nelle disponibilità dell’amministrazione, con le buone o con le cattive. Le sentenze dei giudici si rispettano, anche e soprattutto quando riguardano un partito politico, perché altrimenti si invia un messaggio sbagliato ai cittadini. Il recupero degli immobili di proprietà del Comune è una sacrosanta questione di legalità che nulla a che vedere con la politica”.

NON VOGLIONO SCHIODARE – Di abbandonare l’immobile il Pd non ne ha proprio voglia. E a farlo sapere a microfoni spiegati ci ha pensato all’Adnkronos la segretaria del circolo Giulia Urso: “Faremo ricorso al consiglio di Stato e volontà di andarcene non c’è, poi faremo riunioni con i nostri iscritti e prenderemo le nostre decisioni. Dal punto di vista burocratico è corretto, noi abbiamo solo una concessione del ’46, dopodiché abbiamo sempre pagato l’affitto ma questo non basta. Dal punto di vista politico, è una scelta che va presa dai politici se si chiude una sezione storica che vive da 70 anni e che rappresenta uno dei centri più attivi della politica italiana”.