Senza censura

Anche per il Napoli di Adl un Natale senza luci

Manca in modo evidente la concentrazione nervosa, la continuità di una mentalità vincente, l’adrenalina di essere i campioni.

Anche per il Napoli di Adl un Natale senza luci

Martedì sera, alla fine della débâcle del Napoli in Coppa Italia allo stadio Maradona, battuto con un sonoro 4-0 dal Frosinone, mi è suonata in testa la bellissima canzone di Rino Gaetano: Mio fratello è figlio unico. Laddove il cantautore crotonese scrive e canta “mio fratello è figlio unico perché è convinto che Chinaglia non può passare al Frosinone”. Anche senza un Chinaglia, il Frosinone ha umiliato la squadra campione d’Italia. Non ha vinto, il che ci può stare, ma ha messo purtroppo il Napoli ko.

Quali sono le ragioni di una squadra così irriconoscibile rispetto ai fenomeni visti l’anno scorso? È chiaro che un campionato come quello scorso era oggettivamente impensabile. Ma il divario in così pochi mesi è troppo grande. Così come l’unità, la mentalità ed il gioco erano state le armi vincenti nel campionato dello scudetto, quest’anno si è fatto molto, già un minuto dopo la vittoria, per disunire il gruppo. I risultati della differenza, tra quello che si vede e quello che si intuisce, evidenziano che la gran parte dei meriti sono da attribuire al mister Spalletti che è riuscito, non da solo ovviamente, in un vero e proprio miracolo sportivo.

Lo smantellamento del gruppo, il clima tossico inoculato settimana dopo settimana, hanno portato al disfacimento di un gruppo dirigenziale che evidentemente aveva avuto grossi meriti. La gestione dei rinnovi di contratti importanti a giocatori campioni d’Italia è stata anche gestita male. L’allenatore scelto, individuato forse per ragioni economiche, è stato un errore, ma le responsabilità non possono essere solo di Garcia.

Manca in modo evidente la concentrazione nervosa, la continuità di una mentalità vincente, l’adrenalina di essere i campioni. L’overdose di festa della squadra, andata avanti per mesi, ha scaricato psicologicamente i campioni. Uscire dalla Coppa Italia è grave perché poteva essere un trofeo da vincere, quindi manca la fame di aprire un ciclo di vittorie ed ora tutto si complica essendo anche terminato, già dopo la vittoria, la condotta positiva da ogni punto di vista del presidente De Laurentiis.

Qualcuno dopo la vittoria con l’Atalanta nella prima uscita di Mazzarri come allenatore pensava che fosse ritornato il Napoli campione. Ma purtroppo non è così anche perché alcune squadre sono più forti dello scorso anno. Una settimana prenatalizia senza luci sportive al Maradona, così come l’assenza di luminarie nella nostra città. Ma i napoletani ci sono sempre e non faranno mancare l’amore per la città ed il tifo per la squadra.