Ancora manifestazioni contro l’obbligo, introdotto dal 6 agosto scorso (leggi l’articolo), di esibire il Green pass per entrare all’interno di bar e ristoranti, ma anche in palestre e musei. Il popolo no green pass è tornato in piazza a Milano, dopo le manifestazioni non autorizzate dei giorni scorsi, a Roma, su cui ora indaga la Digos.
A Milano i manifestanti si sono ritrovati in piazza Fontana e hanno raggiunto piazza Scala dove si trova la sede del Comune di Milano. Molti manifestanti indossano la stella di David con la scritta “non vaccinato”. “Qui non ci sono più parole da dire perché ormai il totalitarismo è in atto la nostra protesta dice più di mille parole – ha scandito al megafono uno dei portavoce del movimento -. Qui c’è democrazia quella che non c’è in Parlamento e ci fa subire l’ ostracismo. Il Green pass è un lasciapassare fascista che non dà libertà”. Nel corso del corteo per le vie del centro i manifestanti scandiscono slogan contro i giornalisti, i virologi, il governo. “I giornalisti sono pagati per dire che le persone sono morte di Covid”, ha spiegato una no green pass.
Nuova manifestazione contro il green pass anche nel centro di Roma. Circa 1500 le persone in piazza del Popolo nel pomeriggio per il sit-in organizzato dal comitato Nonna Maur, regolarmente preavvisato in Questura. Tra i partecipanti anche esponenti di Forza Nuova tra i quali Giuliano Castellino. Cori “Libertà” e “No alla dittatura sanitaria”. Sventolano bandiere tricolore. Applausi per il medico mantovano Giuseppe De Donno, da poco scomparso, e musica per dar vita a un “No Green pass day”.
Un centinaio di aderenti alla galassia dei movimenti “No Vax” e contro il Green pass si è radunato anche a Napoli in piazza Dante, da dove erano partite analoghe manifestazioni anche le scorse settimane, sempre di sabato. I manifestanti intonano cori come “Giù le mani dai bambini” e “vergogna, vergogna”. Chiedendo, inoltre, di essere ricevuti dal governatore campano Vincenzo De Luca.
Alcune decine di persone si sono ritrovate pure a Firenze. I partecipanti all’iniziativa, preavvisata alle forze dell’ordine e quindi autorizzata, hanno esibito numerosi cartelli con scritte che rivendicano la libertà di scelta sui vaccini e la contrarietà all’uso del green pass. ‘La speranza è l’unica cosa più forte della paura. No green pass’, recita uno di questi. Gli slogan ripetuti in piazza tra un intervento dei partecipanti e l’altro sono ‘Libertà’ e ‘No green pass’.
‘Giornalisti terroristi’: questo uno degli slogan urlati da manifestanti contrari al green pass che dopo aver preso parte a un’iniziativa di protesta in piazza San Firenze, si sono mossi in corteo sui viali cittadini per protestare contro i giornalisti in generale e accusando le varie testate di fare un’informazione scorretta, gridando anche ‘vergogna’ e ‘venduti’.
Lo striscione ‘Uniti per la libertà” apre il corteo che dalla centrale piazza Castello, si sta snodando per le vie di Torino. Una manifestazione organizzata grazie al tam tam sui social, per dire no al Green Pass e a favore della libertà vaccinale, che gli organizzatori vogliono portare fin davanti alla sede di La Stampa e la Repubblica in via Lugaro. Nonostante la pioggia, sono oltre un migliaio i partecipanti. “Basta dittatura sanitaria” e “Non esiste pass per la libertà” si legge nei cartelli dei manifestanti, che scandiscono slogan contro i politici e contro i giornalisti, colpevoli, a loro dire, di aver diffuso “falsità creando una pandemia che in realtà non esiste”.
“Solo nella giornata di ieri sono stati scaricati oltre 6,7 milioni di Green Pass” ha scritto il ministro della Salute, Roberto Speranza, in un post sul suo profilo Facebook. “È il segno – commenta il ministro – della grande collaborazione e del senso di responsabilità mostrato dagli italiani. Con Green Pass e vaccini contrastiamo il Covid e viviamo un’estate più sicura”. Dall’entrata in vigore dell’obbligo sono stati scaricati otre milioni di Green pass.
Il 5 agosto la Piattaforma nazionale-DGC per l’emissione dei Green pass, registrava 61 milioni di certificazioni verdi emesse dal suo avvio, con quasi 48,3 milioni di queste già scaricate dai cittadini attraverso i diversi canali.