Askanews, sono i licenziamenti i regali sotto l’Abete. La società editrice dell’agenzia di stampa ha previsto un piano di 27 esuberi. Giornalisti in sciopero per due giorni

L’assemblea dei redattori di Askanews ha proclamato due giorni di sciopero

Due giorni di sciopero. A proclamarli è stata l’assemblea dei redattori di Askanews per protestare contro l’ipotesi di ricorso al concordato preventivo all’ordine del giorno del Cda del 24 dicembre e contro la dichiarazione di 27 esuberi presentata dall’azienda editrice.

“L’assemblea di Askanews condanna e respinge questa ipotesi – si legge nella nota dei giornalisti – proprio nel momento in cui l’agenzia dovrebbe essere rilanciata con l’impegno dell’azionista di riferimento Luigi Abete che non può venir meno ai suoi doveri di imprenditore. L’assemblea rimanda al mittente le minacce di ulteriori 27 esuberi e invita il Dipartimento Editoria, con cui l’azienda sta trattando dopo il via libera dell’Avvocatura dello Stato per il recupero di una somma dovuta per i servizi prestati per 10 mesi, ad assumersi la propria responsabilità e garantire celerità per evitare che una voce importante dell’informazione primaria muoia”.

Infine, i redattori “diffidano l’azienda al pagamento di tutte le spettanze dovute ai giornalisti, che si riservano di agire nelle sedi opportune”. A stretto giro è arrivata la piena solidarietà di tanti colleghi (a cominciare da Radio Radicale che vive, purtroppo, una situazione simile) e di diversi esponenti politici.

“A fronte di un piano di ristrutturazione ‘lacrime e sangue’, accettato negli scorsi mesi dalla redazione, è necessario che l’editore, Luigi Abete, si assuma le proprie responsabilità”, ha fatto sapere anche la Federazione nazionale della Stampa italiana.