Doveva essere un’udienza come tante e invece quella sul Ruby ter è stata davvero ricca di sorprese. La prima è stata senza dubbio l’assenza in aula di Silvio Berlusconi che, come rivelato dal suo legale, “per problemi di salute è ricoverato da lunedì” al San Raffaele di Milano. Dove, a suo dire, sarebbe dovuto restare sotto osservazione ancora per qualche giorno, salvo poi essere dimesso ieri nel tardo pomeriggio.
Il processo fa bene a Berlusconi: Silvio lascia l’ospedale subito dopo la fine dell’udienza
La seconda novità, invece, è quella che riguarda l’inizio dell’ennesimo spin off sulle serate hot ad Arcore in cui è imputata l’ex olgettina Giovanna Rigato. Che andrà a processo a Monza per tentata estorsione, di un milione di euro, ai danni di Berlusconi che, in questo procedimento, riveste il ruolo di parte offesa. A darne comunicazione è stato il difensore del Cavaliere, Federico Cecconi, che ha spiegato come l’inedito rinvio a giudizio della soubrette, di cui è stata chiesta l’acquisizione nel fascicolo del Ruby ter, risale al 10 marzo scorso.
La giornalista e showgirl, ospite abituale delle serate di Arcore, come raccontato dallo stesso leader di Forza Italia ai pm milanesi, Tiziana Siciliano e Luca Gaglio, avrebbe preteso il pagamento di 1 milione di euro per tenere la bocca cucita sulle serate galanti. Minacciando l’ex premier che se non avesse ottenuto il denaro avrebbe cambiato versione sul caso Ruby spifferando tutto sia ai media che ai magistrati.
Berlusconi, il processo e l’ospedale
Quel che è certo è che per mettere la parola fine sulle serate galanti di Arcore ci vorrà ancora molto tempo. Del resto il processo Ruby ter, in cui sono imputati il Cavaliere e altre 28 persone per reati che vanno dalla corruzione in atti giudiziari alla falsa testimonianza, di tanto in tanto si arricchisce di nuovi capitoli oltre a essere costantemente accompagnato da notizie riguardanti le ospedalizzazioni dell’ex premier che hanno decretato slittamenti e ritardi. Alla fine dell’anno scorso, a denunciare gli acciacchi di Berlusoni sono stati i suoi difensori. Che hanno presentato delle cartelle cliniche in cui si spiegava che il loro assistito “ha seri problemi cardiologici”.
Motivo che convinse i giudici a concedere il legittimo impedimento. Nemmeno un mese dopo, Berlusconi viene ricoverato in ospedale nel Principato di Monaco sempre per un problema cardiaco su consiglio del proprio medico personale, Alberto Zangrillo. Passato un altro mese, la nuova – e breve – degenza del Cavaliere rimasto vittima di una rovinosa caduta in casa. Ultima rogna è quella di ieri relativa al ricovero. Per effettuare alcuni controlli e per mettere a punto la terapia da seguire nella riabilitazione dal coronavirus.
Un malanno per il quale i difensori non hanno chiesto il legittimo impedimento. Ma l’udienza, nonostante ciò, non è di certo andata avanti con passo spedito. In aula, infatti, doveva essere sentito il ragioniere Giuseppe Spinelli che avrebbe dovuto deporre in qualità di testimone. Ma essendo prossimo alla vaccinazione ha chiesto e ottenuto, per tramite del suo avvocato, di intervenire all’udienza una volta vaccinato.