Bonus di 200 euro in busta paga per il caro bollette: quando potrebbe arrivare?

Bonus di 200 euro in busta paga: nei piani del Governo Draghi risulta esserci un ulteriore aiuto economico per le famiglie in difficoltà.

Bonus di 200 euro in busta paga per il caro bollette: quando potrebbe arrivare?

Bonus di 200 euro in busta paga: nei piano del Governo c’è un ulteriore aiuto da voler programmare per poter andare incontro alle famiglia che si trovano in difficoltà economiche.

Bonus di 200 euro in busta paga per il caro bollette

A causa del caro bollette, il Governo Draghi sta provando diverse strade per aiutare le famiglia in difficoltà. Dal Decreto Energia sono usciti diversi bonus e voucher. Sul tavolo politico, negli ultimi giorni, ecco che sono emerse due ipotesi per aiutare ancora di più concretamente le famiglie: un bonus una tantum di 200 euro nella prossima busta paga, oppure un rafforzamento della decontribuzione (taglio delle tasse in busta paga) dello 0,8% per i redditi fino a 35mila euro, decisa per tutto il 2022 nell’ultima manovra e costata circa 1,5 miliardi.

Quando potrebbe arrivare?

Purtroppo l’intervento in busta paga non pare possa essere così immediato. Anzi, da fonti politiche, si vocifera che possa essere rimandato per capire prima cosa c’è di più urgente da affrontare e di conseguenze le effettive risorse economiche da mettere in campo.

Il tema del bonus in busta paga è stato affrontato in un incontro a Palazzo Chigi coi segretari generali di Cgil, Cisl e Uil. “Racconteremo la sofferenza delle piazze e sottolineeremo la necessità di interventi, ci aspettiamo che il governo riesca a dare risposte positive”, aveva anticipato il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri.

Al termine dell’incontro a Palazzo Chigi Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, ha rimarcato le richieste dei sindacati al tavolo: “Aumentare il netto in busta paga per i lavoratori dipendenti, intervenire sulle pensioni, sulla quattordicesima o la rivalutazione, e alzare il tetto Isee per il bonus energia”, ha dichiarato. “È stato un incontro importante. Il governo condivide che la priorità è tutelare il potere d’acquisto dei salari e delle pensioni, su questo però non abbiamo avuto i contenuti del provvedimento a cui sta lavorando, per cui il nostro giudizio resta sospeso”.

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