Bufera su Rai, Mediaset, La7 e Infront. Sono 44 gli indagati tra funzionari e dirigenti per un presunto giro di tangenti

Avrebbe distribuito tangenti a tutti, dai funzionari Rai a quelli della Presidenza del Consiglio dei ministri. Le rivelazioni alla trasmissione le Iene di David Biancifiori, soprannominato “Scarface“, proprietario e amministratore unico da oltre 20 anni della Di.Bi. Technology, hanno provocato un vero e proprio terremoto in Rai, Presidenza del Consiglio, Mediaset e La7 spazzate da un’ondata di perquisizioni senza precedenti che ha indagato 44 funzionari.

L’INCHIESTA
Secondo l’accusa, le società di Biancifiori avrebbero ottenuto l’affidamento di lavori e servizi versando ai committenti denaro oppure offrendo loro altre utilità, come vacanze, biglietti aerei ed assunzioni. I fondi per questa attività sarebbero stati realizzati attraverso sovrafatturazioni dei lavori eseguiti. La vicenda era venuta alla luce in seguito allo scandalo che ha coinvolto l’ex-ministro Ncd Maurizio Lupi dopo un servizio della trasmissione Le Iene basata sul racconto di una ex-dipendente della Di.B. Technology che aveva raccontato come Biancifiori pagasse tangenti a rotta di collo a tutti attraverso regalie, biglietti aerei, ristrutturazioni di immobili, persino un pianoforte.

L’ARRESTO
Proprio dopo la seconda puntata delle Iene sulla Di.Bi. Technology e sulle tangenti pagate, Biancifiori era stato arrestato dalla Procura di Velletri nell’ambito di un’altra inchiesta relativa alle tangenti pagate per l’apertura di un fast food per la quale era finito in manette il sindaco di Marino, Fabio Silvagni. L’ex-dipendente di Biancifiori aveva rivelato che la Di.Bi. Tecnhnology pagava regolarmente tangenti, in qualche caso persino una sorte di stipendio mensile, ai funzionari e dirigenti tanto dello Stato quanto delle aziende private, che la agevolavano negli appalti. Tra gli indagati ci sono anche due dirigenti della presidenza del consiglio dei ministri del governo Silvio Berlusconi. Si tratta di Roberto Gasparotti e Giovanni Mastropietro. Nell’indagine si ipotizza che entrambi possano aver preso soldi dall’imprenditore Biancifiori che, nel 2008, si aggiudicò una commessa da 8 milioni di euro. Per questa ragione, le Fiamme Gialle hanno acquisito una serie di documenti, tutti relativi al periodo tra il 2009 e il 2013.

LA DINAMICA
Il trucco per affidare la gara a Biancifiore è stato svelato alle Iene dalla stessa ex-dipendente della Di.Bi. Technology: alla gara sono state invitate 5 ditte, tutte segnalate alla Presidenza del Consiglio da Biancifiore quindi i giochi erano già fatti. “Alcuni dirigenti, alcuni oggi in pensione, altri in servizio tutt’oggi – spiega la persona intervistata dalle Iene – erano a libro paga di questa azienda”. La fonte delle Iene esibisce, a riprova, uno dei libri paga nel quale sono annotate mazzette per 1 milione e 162.000 euro pagate dall’azienda di Biancifiore, in un solo mese, ai funzionari della Presidenza del Consiglio.