Calabresi punta al Corriere o al Tg1 ma la Stampa continua a perdere lettori. La Gazzetta si conferma il quotidiano più letto

Uno dei direttori che tutti stimano e tutti apprezzano è Mario Calabresi. Uomo amato dai poteri che contano. John Elkann sta facendo di tutto per spingere  l’amico di vecchia data alla direzione del Corriere della Sera, seppure trovi proprio all’interno del gruppo Fiat l’opposizione più ostica (Sergio Marchionne non la considera affatto la scelta migliore). Calabresi è amato dal Governo, dal premier Renzi con il quale si sente tutti i giorni, dal Colle (vecchio e nuovo inquilino), dai salotti e dalla finanza. Perché a modo suo sa essere un buon democristiano. Nel senso positivo del termine. Tuttavia, non ha il potere del re Mida. Non solo non riesce a trasformare tutto quello che tocca in oro, ma lo fa diventare grigio. La sua trasmissione in Rai è stata un flop clamoroso. La Stampa da quando l’ha presa lui ha perso migliaia di copie (colpa anche della crisi che ha lasciato il segno un po’ ovunque nell’editoria). Eppure, nonostante questi passi falsi Calabresi è considerato l’uomo giusto per il quotidiano di via Solferino. O in seconda battuta per il Tg1. Oltre alle copie vendute La Stampa sta perdendo anche i lettori. Secondo i dati Audipress nel periodo aprile-dicembre, il quotidiano torinese ha perduto il 6,5% dei lettori. E ora il Messaggero di Virman Cusenza (fresco vincitore del premio Agnes) è a un passo dal sorpasso, essendo cresciuto più di tutti (+5%). Ovviamente stiamo sempre parlando di lettori. La Gazzetta dello Sport si conferma il quotidiano più letto in Italia (quasi 3,5 milioni di lettori), nonostante un calo del 3,7%. In crescita il Corriere della Sera (+2,5% e 2,6 milioni di lettori), secondo in classifica. Terzo Repubblica (+0,7% e 2,5 mln). Quarto posto per il Corriere dello Sport-Stadio, (+2% e 1,56 mln). Poi Stampa (-6,5% e 1,32 milioni di lettori) e Messaggero (+5%%), in forte crescita. Il quotidiano di via del Tritone è al sesto posto in classifica, guadagna una posizione (superato il Carlino) e con i suoi 1,2 milioni di lettori è a un passo dal quinto posto della Stampa.  Segno positivo anche per altri due quotidiani del Gruppo Caltagirone (Mattino +2% e Leggo +0,4%). In questo periodo lo scivolone più consistente è del Fatto quotidiano (-12%).