Camila scala la vetta del Kilimangiaro

di Marco Castoro

Il Kilimangiaro ha una nuova padrona. Non c’è più Licia Colò, ora comanda Camila Raznovich. In verità il divorzio tra il direttore di Raitre Andrea Vianello e l’ex conduttrice ha lasciato una scia velenosa. La Colò ha abbandonato la Rai dopo 16 anni. Ma ora è tempo di voltare pagina. Ad affiancare Camila ci sarà Dario Vergassola, che orfano di Serena Dandini ha dunque trovato una nuova partner in tv.

«Abbraccio Licia Colò, pioniera del programma. Sarà un’eredità difficile e sento una grandissima responsabilità», ha detto Camila. A volerla, e a lanciarla in orbita, è stato Vianello che la considera la conduttrice giusta per Raitre perché capace di unire i vari toni che servono alla rete. Anche il titolo del programma cambia, non è più Alle falde del Kilimangiaro ma solo Kilimangiaro, con il sottotitolo Ci divertiremo un mondo. Si parte domenica e si continua nelle prossime, sempre dalle 15 alle 19. Ci saranno i collegamenti via Skype con gli italiani in giro per il mondo, protagonisti di imprese, fatti, notizie in tempo reale dal web. Ci saranno pure i blogger e ci sarà il talent dei borghi per la scelta del più bello d’Italia e questa volta la gara raddoppia: 40 borghi, due per ogni regione.

 

Camila, lei cosa guarda in tv?

“MasterChef, Fazio, la Gabanelli, The Voice. Mi piacciono i programmi fatti bene. Tipo alcune fiction come Gomorra, tanto per fare un esempio”.

 

Come giudica la crisi dei talk show?

“Personalmente con credo che siano in crisi. C’è solo troppa inflazione. Prima ce n’erano  due, oggi ce ne sono due al giorno. E poi non credo neanche alla crisi di un genere. La realtà è che ci sono programmi fatti bene e altri non fatti bene. Il discorso vale per i talk ma anche per i reality”.

 

Forse ci sono troppi ospiti inflazionati? Non sarebbe meglio averne uno solo…

“La tv generalista non premia le puntate monografiche, adatte alle televisioni tematiche. Se l’unico ospite non piace e diventa lezioso che si fa? Si cambia canale. Quindi non funzionerebbe”.

 

Quali sono i suoi ingredienti per una buona trasmissione?

“La curiosità. L’originalità. Essere diversa, sorprendere con delle novità.  Non essere mai banale. Per quanto riguarda gli ospiti mi piace scommettere su personaggi meno noti, interessanti da scoprire, non uno che si è già fatto il giro delle sette chiese.

 

Lei in passato ha condotto programmi innovatori su Mtv e dai temi un po’ tabù come il sesso e la droga. Oggi i tempi sono maturi per vederli su una rete generalista?

“Impossibile. Non potrebbero mai andare su una tv generalista. Ci sarebbero troppi paletti e la rivolta delle associazioni”.

 

Che cosa le è rimasto di Tatami?

“Tante ore di volo…”

 

Che cosa vuole invece trovare sul Kilimangiaro?

“Tanto divertimento unito alla voglia di imparare e di sorprendere il pubblico a casa”.