Carburanti, prezzi in aumento: gasolio ai massimi da tre mesi

Rialzi per i carburanti in Italia: il gasolio ai massimi da tre mesi e la benzina supera 1,70 euro al litro. Ecco le le cause dell’aumento

Carburanti, prezzi in aumento: gasolio ai massimi da tre mesi

I prezzi dei carburanti tornano a salire e il gasolio raggiunge il livello più alto degli ultimi tre mesi. Secondo l’ultima rilevazione di Staffetta Quotidiana, i listini dei principali marchi registrano nuovi ritocchi verso l’alto, in linea con l’aumento delle quotazioni internazionali dei prodotti raffinati. Eni ha aumentato di un centesimo al litro i prezzi consigliati di benzina e diesel, mentre per Ip e Tamoil si segnala un rincaro di un centesimo sulla benzina. Q8 ha invece ritoccato al rialzo di un centesimo la verde e di due centesimi il gasolio.

Nel dettaglio, i dati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del Made in Italy, elaborati da Staffetta Quotidiana e rilevati su circa 18mila impianti, mostrano che la benzina in modalità self service si attesta in media a 1,704 euro al litro (+0,001), con le compagnie a 1,710 e le cosiddette “pompe bianche” a 1,693 euro. Il diesel self service sale invece a 1,648 euro al litro (+0,003), con punte di 1,654 euro tra le compagnie e 1,637 tra gli impianti indipendenti. In modalità servito, la benzina raggiunge 1,845 euro al litro (+0,001), mentre il diesel arriva a 1,787 euro (+0,002). Stabili i prezzi del Gpl a 0,690 euro, mentre il metano servito cala lievemente a 1,406 euro/kg (-0,001) e il Gnl scende a 1,222 euro/kg (-0,003).

Carburanti, prezzi in aumento: gasolio ai massimi da tre mesi

Sulle autostrade i rincari risultano più evidenti: la benzina self service è in media a 1,804 euro al litro (servito 2,065), mentre il gasolio self service tocca 1,754 euro (servito 2,019). Il Gpl si mantiene a 0,832 euro, il metano a 1,491 e il Gnl a 1,280 euro/kg.

L’aumento dei prezzi è legato in gran parte al recente rialzo delle quotazioni internazionali del petrolio, sostenuto dalle tensioni geopolitiche in Medio Oriente e da una domanda più robusta del previsto in Asia e negli Stati Uniti. Anche la debolezza dell’euro rispetto al dollaro contribuisce a rendere più costosi gli acquisti di greggio per i Paesi dell’area euro, con inevitabili ripercussioni sui listini alla pompa.

Secondo gli analisti, la tendenza resterà volatile nelle prossime settimane: molto dipenderà dall’evoluzione del prezzo del Brent e dalle mosse dei produttori Opec+. Intanto, per gli automobilisti italiani, fare il pieno torna a pesare un po’ di più, con il gasolio che tocca il suo massimo da agosto e la benzina che si mantiene sopra quota 1,70 euro al litro.