Cartabianca: Bianca Berlinguer spiega perché Andrea Scanzi non è in tv dopo il vaccino come caregiver

La conduttrice di Cartabianca Bianca Berlinguer ha spiegato ieri durante la trasmissione perché Andrea Scanzi non faceva parte degli ospiti

Cartabianca: Bianca Berlinguer spiega perché Andrea Scanzi non è in tv dopo il vaccino come caregiver

Andrea Scanzi non ha partecipato ieri sera alla puntata di Cartabianca su Rai3, a differenza di quanto annunciato nel pomeriggio. È stata la stessa conduttrice, Bianca Berlinguer, a spiegare di aver sospeso la partecipazione del giornalista del Fatto quotidiano – finito nell’occhio del ciclone per aver ricevuto il vaccino come ‘riservista’ e in qualità di ‘caregiver’ familiare dei suoi genitori – dopo aver appreso della decisione della Rai di investire il Comitato etico della vicenda.

Cartabianca: Bianca Berlinguer spiega perché Andrea Scanzi non è in trasmissione

“Avevo invitato Andrea Scanzi in trasmissione. Come sapete – ha detto Berlinguer a Cartabianca – è finito al centro delle polemiche per aver ricevuto il vaccino saltando la fila, era una sua richiesta accolta dalla Asl di riferimento. Lo avevo invitato anche in questa puntata, è stato tutto l’anno con noi. Ma stando in isolamento, ho appreso che la Rai – non ne sapevo nulla – avrebbe investito il Comitato etico della scelta di vedere se poteva essere confermato o no nella trasmissione. Per mia responsabilità, per mia scelta, ho deciso di sospendere la sua partecipazione a questa puntata, ne ho parlato anche con lui. Ma spero di riaverlo con noi presto”. Nel pomeriggio di ieri la Rai aveva attivato il Comitato per il Codice Etico per valutare il caso di Andrea Scanzi. Intanto la procura di Arezzo – che ha aperto un fascicolo conoscitivo, senza ipotesi di reato – riceverà nelle prossime ore dalla Asl Toscana Sud Est i risultati di un’ispezione interna sulla vicenda.

Su Facebook il deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi era andato all’attacco: “Dopo oltre 10 giorni dall’emergere del caso vaccino di Scanzi, l’apertura di un fascicolo in Procura, le verifiche della Asl, le inchieste di “Non e’ l’arena” e “Il Tirreno” che hanno smontato la versione data dal giornalista, le critiche trasversali arrivate da giornalisti come il direttore del Corriere Fontana e il direttore del sito del Fatto Gomez, insomma dopo tutto questo alla fine anche la Rai batte un colpo e annuncia l’attivazione del Comitato per il Codice Etico per decidere sul contratto che il giornalista ha con Cartabianca come opinionista a pagamento. Un’attivazione davvero tardiva, che ho chiesto piu’ di una settimana fa e che poteva essere effettuata prima di proporre Scanzi saltafila addirittura come modello in prima serata su Rai3, a Cartabianca”.

“Ora il Comitato Etico – prosegue Anzaldi – si riunisca subito e decida rapidamente, il danno di immagine che il servizio pubblico sta subendo da questa vicenda e’ gravissimo. Intanto, per rispetto del buonsenso e anche del lavoro del Comitato stesso, tutte le ospitate di Scanzi vengano immediatamente sospese, a partire da quella prevista stasera a Cartabianca. Sarebbe bastato sospendere subito cautelativamente le ospitate di Scanzi, invece di trascinare per giorni questa vicenda. Chi si e’ incaponito a difendere a tutti i costi il contratto di Scanzi ha creato un grave danno all’azienda e continua a crearlo. Pagano i cittadini con il canone”.

Scanzi: la difesa di Travaglio e la sospensione di La7

Ieri sul Fatto Quotidiano, che nei giorni scorsi non aveva parlato della vicenda del vaccino a Scanzi, è comparsa una lettera firmata da Cesare Sartori che gli chiede lumi sulla questione e sul suo silenzio. Travaglio risponde con ironia ma poi viene al punto. Ecco il testo: “Caro Sartori, lei ha ragione, ma cerchi di capirmi. Per una settimana, ogni volta che mi accingevo a scriverne, mi planava sulla scrivania un lancio di agenzia con le scemenze di qualche stalker da social, mitomane da talk, politico o politica senza pudore ma di molta casta, pennivendolo difensore dei privilegi propri, che facevano la morale ad Andrea e mi facevano scappare la voglia di intervenire per non essere confuso o intruppato con loro”.

Poi spiega: “Ora che – pare – il linciaggio si è un po’ placato, provo a riassumere l’idea che mi sono fatto. Scanzi, diversamente da me che sono un po’ incosciente, è un ipocondriaco terrorizzato dal Covid. Per sé e per i suoi genitori. Parlando col suo medico, ha saputo che in Toscana (ogni Regione fa come le pare anche sotto il Governo dei Migliori) ci si poteva segnalare all’Asl come riservisti o panchinari per le dosi di vaccino rimaste inutilizzate la sera. E si è prenotato”.

La versione di Travaglio è simile a quella di Scanzi: “Il suo medico ha segnalato il suo nome, insieme a quelli dei pazienti di altri medici. Per un mese Andrea ha atteso che lo chiamassero, sollecitando ogni tanto notizie. Alla fine l’han chiamato e vaccinato, quando AstraZeneca non era proprio popolarissimo. Io l’avrei fatto? Mai: so benissimo che, anche se una cosa è lecita o usuale o normale, ho addosso i fucili spianati dei tanti che mi vogliono un gran bene, pronti a prendermi in castagna anche se non faccio nulla di sbagliato o di illegale. Ma non è detto che le mie regole personali debbano valere per tutti”.

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La sospensione da La7

Ma poi arriva l’assoluzione con tirata d’orecchi: “Scanzi e chi l’ha vaccinato hanno seguito quelle del mitico generale Figliuolo, che ha raccomandato urbi et orbi da Fazio di iniettare i vaccini eccedenti “a chi passa”, da tutti elogiato come campione di efficienza. Semmai Andrea ha poi esagerato con la profluvie di parole usate per difendersi sui social e in tv, arrivando a dire che tutti dovrebbero ringraziarlo come testimonial anti-No Vax o che era il caregiver dei genitori. Ma non ha saltato alcuna fila e non ha rubato alcuna fiala. Insomma, troppo rumore per troppo poco, anche se a quel rumore ha contribuito anche lui”.

Intanto La7 ha sospeso la collaborazione con il giornalista. A darne la notizia è stato Michele Anzaldi, deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai. Che ha tuonato: “Dopo l’inchiesta di Non è l’arena e le interviste ai responsabili Asl di Arezzo che smentiscono Scanzi sul vaccino, si riunisca subito il Comitato per il Codice Etico Rai e risponda in modo netto e definitivo. E’ accettabile che l’opinionista continui ad essere pagato dalla Rai?”

La furia di Anzaldi segue la messa in onda, lo scorso 28 marzo, nel programma di Massimo Giletti, dell’intervento del direttore sanitario di Arezzo Evaristo Giglio. Che in pochi minuti ha smontato la tesi di Scanzi. “Mentre Cartabianca ha esaltato senza contraddittorio il modello saltafila di Scanzi, dalla tv commerciale. Da Giletti è arrivata una lezione di giornalismo e onestà intellettuale, con un’inchiesta che ha fatto chiarezza. E La7 ha sospeso la collaborazione. La Rai fa finta di nulla?”.