La Giunta per le autorizzazioni della Camera ha approvato l’istanza presentata dal centrodestra per chiedere alla procura di Roma e al tribunale dei ministri chiarimenti sulla posizione di Giusi Bartolozzi, capo di gabinetto del ministero della Giustizia, nell’ambito della vicenda Almasri. La decisione è stata assunta con il voto favorevole della maggioranza, mentre le opposizioni hanno scelto di non partecipare, in segno di protesta contro quella che considerano una procedura impropria.
L’istanza approvata sarà ora trasmessa al presidente della Camera, Lorenzo Fontana, al quale spetta il compito di dare seguito alla richiesta.
Le tensioni in Giunta
La seduta non è stata priva di tensioni. La deputata di Fratelli d’Italia Ylenia Lucaselli ha accusato il relatore Federico Gianassi (Pd) di aver confuso il proprio ruolo istituzionale con quello politico, esprimendo un voto contrario in qualità di parlamentare e non come relatore. Critiche sono state rivolte anche al presidente della Giunta, Dori, accusato dalla maggioranza di essersi espresso più come rappresentante del proprio gruppo politico che come garante della terzietà.
La posizione del Partito Democratico
Durissime le reazioni dal fronte dem. Antonella Forattini, capogruppo Pd in Giunta, ha definito la scelta della maggioranza “un’ostinazione incomprensibile e pericolosa nel voler insabbiare e bloccare tutto”. Per Forattini il governo avrebbe gestito il caso Almasri “in maniera irresponsabile e opaca, violando leggi e trattati internazionali” e ora starebbe cercando di “proteggere soggetti in grado di esercitare pressioni sull’esecutivo”.
Secondo la deputata, il voto di oggi dimostrerebbe “la debolezza e la ricattabilità” del governo, accusato di cedere tanto “alle milizie libiche” quanto a funzionari interni. Una linea che il Pd collega anche alla riforma sulla separazione delle carriere, approvata in Aula nello stesso giorno, e che per i democratici rappresenterebbe un “attacco frontale ai principi della Repubblica e della democrazia”.