Doveva durare 12 ore, ma dopo non molto dall’inizio il cessate il fuoco tra Israele e Iran è già a rischio. A minacciare la fragile tregua, annunciata da Donald Trump convinto che durante lo stop ai combattimenti si sarebbe riusciti a chiudere il conflitto una volta per tutte, sarebbe stato un lancio di missili da parte del regime degli ayatollah contro lo Stato ebraico.
Le Forze di Difesa israeliane (IDF), questa mattina, a cessate il fuoco già iniziato, hanno sostenuto di aver “identificato missili lanciati dall’Iran verso il territorio dello Stato di Israele”. “I sistemi difensivi sono in funzione per intercettare la minaccia. Al ricevimento dell’allarme, il pubblico è invitato a entrare in un luogo protetto e a rimanervi fino a nuovo avviso”, hanno scritto le IDF in un comunicato, secondo cui “l’Aeronautica militare israeliana è già impegnata a intercettare e colpire, se necessario, per eliminare la minaccia”.
Un attacco che poi sarebbe stato effettivamente intercettato, senza causare feriti, morti o danni.
Cessate il fuoco tra Israele e Iran già a rischio: Tel Aviv denuncia il lancio di missili da Teheran e promette “una durissima rappresaglia”
Subito dopo il presunto lancio del missile iraniano, il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha immediatamente ordinato all’esercito di rispondere con decisione alla violazione dell’accordo di cessate il fuoco.
“Ho ordinato alle Forze di Difesa israeliane di rispondere con decisione alla violazione del cessate il fuoco da parte dell’Iran, con attacchi potenti contro obiettivi del regime nel cuore stesso di Teheran”, ha affermato Katz.
Accuse che l’Iran ha smentito con forza, definendole “fake news usate dal regime sionista per continuare la guerra” e assicurando che, se colpito, il regime degli ayatollah della Guida Suprema Ali Khamenei risponderà con forza.