Circa cinquanta migranti sono scappati dal centro di Rocca di Papa dove erano stati destinati dopo essere sbarcati dalla nave Diciotti. A darne notizia i sottosegretari all’Interno, Stefano Candiani e Nicola Molteni: “Si sono già dileguati 40 dei 144 immigrati maggiorenni sbarcati dalla Diciotti e affidati alla Cei o al centro di Messina. Ricordiamo che, per la legge, queste persone hanno libertà di movimento e quindi non sono sottoposte alla sorveglianza dello stato. Erano così disperate che hanno preferito rinunciare a vitto e alloggio garantiti per andare chissà dove. È L’ennesima prova che chi sbarca in italia non sempre scappa dalla fame e dalla guerra, nonostante le bugie della sinistra e di chi usa gli immigrati per fare business”. Ma le persone in fuga sarebbero poi aumentate e ora si parla di quasi cinquanta assenti.
Sei migranti sarebbero scappati durante il primo giorno del trasferimento, venerdì 31 agosto. Due eritrei destinati alla diocesi di Firenze sono fuggiti domenica 2 settembre, altri 19 il giorno seguente, e 13 destinati a varie diocesi sono scappati nella giornata di ieri.
“È allontanamento volontario, non fuga. Si fugge da uno stato di detenzione e non questo il caso, nessuno vuole rimanere in Italia, si sa – ha detto all’Ansa il direttore di Caritas Italiana, don Francesco Soddu – “Queste persone davanti ad una situazione di affidamento o prima o dopo avrebbero potuto scegliere di allontanarsi volontariamente perché la struttura che li accoglie non ha il compito di trattenerli. I migranti della Diciotti che si sono resi irreperibili, già al centro di Rocca di Papa e in alcuni casi successivamente nelle strutture di accoglienza delle diocesi, ovunque verranno trovate, in Italia o anche all’estero, potranno chiedere asilo – dice don Soddu -ricominciando quella procedura che era stata avviata nelle nostre strutture, a partire dal centro di accoglienza straordinaria”.