Con la Fase 2 al via anche la produzione italiana di mascherine. Nell’ultima settimana ne sono state distribuite alle Regione oltre 26 milioni. Disponibili da lunedì nei primi 50mila punti vendita a 50 centesimi

“Inizia la Fase 2, dobbiamo tutti essere consapevoli che con il 4 maggio inizia una sfida ancora più difficile. La relativa libertà che stiamo per guadagnare deve essere governata in funzione della salute di tutti noi, dovremo tutti immaginare uno scambio ragionevole tra la libertà relativa e la salute assoluta”. E’ quanto ha detto il commissario straordinario all’emergenza, Domenico Arcuri, nel corso di una conferenza stampa dedicata all’avvio, da lunedì, della Fase 2 e in particolare ai dispositivi di protezione. “Chiediamo un supplemento di una ulteriore responsabilità – ha aggiunto -, da lunedì inizia il secondo tempo di una partita che non sappiamo quanto durerà e come finirà, noi tutti dobbiamo ricordarci i sacrifici fatti e dobbiamo capire che saremo ancora più protagonisti del risultato finale che la partita marcherà”.

“Da lunedì – ha spiegato il commissario del Governo – distribuiremo una quantità maggiore di Dpi, non più e non solo al sistema sanitario e para-sanitario, alle forze dell’ordine ma anche per garantire il funzionamento dei trasporti pubblici locali, i servizi pubblici essenziale e per proteggere anche le donne e gli uomini che popolano le rsa, spesso purtroppo focolai primari del contagio. Abbiamo fatto tutto quello che potevamo perché i cittadini possano approvvigionarsi ad un prezzo equo. Tra 10 giorni inizia la produzione delle mascherine realizzate con le macchine che abbiamo contribuito a realizzare, a metà giugno le nostre macchine produrranno 25 milioni di mascherine e da fine agosto in poi 35 milioni di mascherine al giorno”.

Nell’ultima settimana sono state distribuite 26,7 milioni di mascherine alle Regioni, che portano il totale, dall’inizio dell’emergenza, a 165,5 milioni. Da lunedì i cittadini potranno acquistarle a 50 centesimi in 50 mila punti vendita, che da metà maggio diventeranno 100 mila. “Sulle mascherine – ha aggiunto Arcuri – nessuno avrà a rimetterci, abbiamo fissato un meccanismo per ristorare i singoli produttori e distributori consapevoli che la salute e la protezione individuale non ha prezzo, su di essa non si specula. Tutti guadagneranno il giusto, né più e né meno. La speculazione è finita, i cittadini pagheranno un prezzo giusto, speriamo che presto non servirà neanche più la fissazione del prezzo massimo perché domanda e offerta si allineeranno in modo ragionevole. Abbiamo cominciato a pensare alle mascherine per bambini – ha annunciato il commissario per l’emergenza -, abbiamo già i primi prototipi, le metteremo sul mercato presto e saremo nelle condizioni, alla riapertura delle scuole, di far avere una consapevolezza ai più giovani che aiuterà la ipotizzata riapertura delle scuole”.

Per quanto riguarda l’epidemia e i rischi nella Fase 2, Arcuri invita tutti a non abbassare la guardia. “Evitiamo – ha concluso – che le previsioni del decreto Speranza abbiano a verificarsi, il ministro ha emanato un decreto che e’ ulteriore importante risposta alla stagione che ci apprestiamo a vivere, un insieme di regole chiare per affrontare la Fase 2 e assumere tempestivamente le decisioni necessarie. Un pannello di controllo nel quale tutti sanno qual e’ l’insieme di parametri e indicatori che ci consentiranno di controllare l’andamento del virus e nel caso intervenire. Credo che il ministro Speranza vada davvero ringraziato perché ha organizzato un sistema intelligente di indicatori”.