Cosa nostra c’è, ma non è forte come un tempo. L’allarme del procuratore di Palermo Lo Voi: “Facce pulite investono su turismo, ristorazione e giochi online”. Cresce anche il business della droga

Audizione del procuratore capo di Palermo Francesco Lo Voi dinanzi alla Commissione antimafia

“La mafia c’è, Cosa nostra c’è. Non è forte come un tempo, ma la mafia c’è”. E’ quanto detto il procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi, nel corso della sua audizione davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali. “A conferma di ciò – ha detto il magistrato davanti all’organismo parlamentare presieduto da Nicola Morra – siamo riusciti a scoprire, con le nostre indagini, che era in corso, ed era stata già avviata, la ricostituzione dell’organismo principale di vertice di Cosa nostra e cioè la Commissione provinciale di Palermo di Cosa nostra, che storicamente è l’organo di guida della mafia”.

“Un nuovo settore di particolare interesse per la mafia – ha aggiunto Lo Voi – è quello dei giochi online, attraverso punti gioco e piattaforme di varia natura. E’ un settore enormemente remunerativo e in grande espansione, al punto tale che qualche mafioso di grande calibro sta pensando di investire maggiormente su questo lasciando perdere le estorsioni. Altri settori su cui la mafia ha messo gli occhi, sono il turismo e la ristorazione, anche fuori dalla Sicilia, e tra le regioni italiane quella maggiormente interessata da questo tipo di riciclaggio è il Lazio. Infine c’è il settore degli appalti, soprattutto quelli di basso profilo, che quindi non attirano l’attenzione degli investigatori. Questo fa sì che invece di andare alla ricerca di grandi collegamenti politici ci si può accontentare di corrompere piccoli funzionari o assessori”.

“Tramite le facce pulite – ha spiegato il procuratore di Palermo – la mafia entra in contatto con altri settori, non escludo quello politico, che non hanno motivo di dubitare della correttezza di chi hanno di fronte. Ci sono sempre più persone, sempre più giovani, disposti ad entrare in contatto con la mafia. Spesso gente senza precedenti, con la faccia pulita, che può trarre in inganno gli interlocutori sulla reale natura di chi ci sta dietro. Abbiamo registrato un incremento di attività della mafia nel campo del traffico di stupefacenti, anche a causa dell’inasprimento delle pene legate all’estorsione”.