Crollo del Ponte Morandi, rimosso il capo della commissione Ferrazza. Brencich si dimette. Toninelli: “Ragioni di opportunità”. Quell’ombra del conflitto d’interessi

Revocato l'incarico di presidente della commissione ministeriale sul crollo del ponte Morandi a Genova all'architetto Roberto Ferrazza

Revocato l’incarico di presidente della commissione ministeriale sul crollo del ponte Morandi a Genova all’architetto Roberto Ferrazza. Il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, avrebbe preso la decisione “secondo ragioni di opportunità in relazione a tutte le istituzioni coinvolte in questa vicenda”, come si legge in una nota del ministero.

Non salta soltanto Ferrazza ma anche il professor Antonio Brencich che ha rassegnato le dimissioni dalla commissione nella serata di ieri, giovedì 23 agosto. Entrambi erano finiti nel mirino con l’ombra di un conflitto d’onteressi per aver già incrociato ufficialmente la storia del viadotto Polcevera o di chi lo gestiva. La procura di Genova, nei giorni scorsi, ha acquisito la relazione sul progetto di ristrutturazione presentata da Autostrade e firmata anche da loro due.

Da Provveditore alle opere pubbliche Ferrazza si espresse positivamente sul progetto per la ristrutturazione del viadotto, mentre il comitato tecnico amministrativo, di cui Brencich era membro, diede il via libera.Allo stesso tempo, però, il comitato sottolineò che i metodi usati dalla concessionaria per indagare lo stato del degrado del pilone 9 rischiavano di “sottostimare” l’usura.