Dal primo ottobre arriva la “patente a punti” per la sicurezza sul lavoro

Una bozza del decreto Pnrr che andrà all'esame del Cdm prevede l'introduzione della "patente a punti" per la sicurezza sul lavoro.

Dal primo ottobre arriva la “patente a punti” per la sicurezza sul lavoro

Dal primo ottobre arriva una “patente a punti” per la sicurezza sul lavoro con 30 crediti per imprese e lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili. Lo prevede una bozza del decreto Pnrr che andrà all’esame del Consiglio di ministri di questo pomeriggio. La patente “è rilasciata, in formato digitale, dalla competente sede territoriale dell’Ispettorato nazionale del lavoro” e richiederà l’iscrizione alla camera di commercio, l’adempimento degli obblighi formativi, il possesso del Durc, del Documento di Valutazione dei Rischi e del Documento Unico di Regolarità Fiscale.

Una bozza del decreto Pnrr che andrà all’esame del Cdm prevede l’introduzione della “patente a punti” per la sicurezza sul lavoro

La patente prevede decurtazioni da 5 a 10 punti in caso di violazioni delle norme di sicurezza e decurtazioni di 20 crediti in caso di incidenti che provochino la morte di un lavoratore, di 15 crediti per incidenti che provochino inabilità permanente e 10 crediti per inabilità superiori a 40 giorni. Nel caso di morte o inabilità permanente la patente potrà essere sospesa per un massimo di 12 mesi.

Per Landini sulla sicurezza sul lavoro dal Governo sono arrivare “risposte non all’altezza”

Sulla sicurezza sul lavoro dal Governo sono arrivare “risposte non all’altezza” della gravità della situazione e la Cgil “ha intenzione di proseguire la mobilitazione con tutte le forme possibili” ha commentato il segretario generale, Maurizio Landini al termine dell’incontro a Palazzo Chigi. Alcune delle proposte avanzate dal sindacato e che non hanno trovato riscontro nelle risposte del Governo “non costano – ha poi detto Landini – l’incontro non è stato all’altezza dei bisogni che abbiamo”.

“Per il metodo perché essere convocati alle 8.30 quando hanno il consiglio dei ministri alle 15.30 e ci consegnano un testo dopo un’ora che è iniziato il confronto, dà l’idea non c’è una grande volontà di trovare degli accordi con i sindacati. Poi ci sono cose che non costano, che non fanno e che continuano a non fare”, Landini ha ribadito la richiesta di “ripristinare la parità di trattamento, economico e normativo, per tutti i lavoratori di tutta la filiera degli appalti. Viene lasciata la giungla del subappalto, su questo nessuna risposta. La patente a punti la chiediamo per tutti i settori, il Governo dice che la fa per i cantieri mobili, cioé il 95% degli edili”.

Nessuna risposta, ha aggiunto, neanche sull’introduzione del reato di omicidio sul lavoro. “Per il Governo – ha concluso il numero uno della Cgil – deve continuare quel modello folle fatto di appalti e subappalti a cascata e di non rispetto delle norme di legge. Siamo molto lontani dalla sensibilità che ci vorrebbe nei confronti dei lavoratori. Così non va bene”.

Bombardieri: “Qui la gente continua a morire, di chiacchiere ne abbiamo le tasche piene”

“Qui la gente continua a morire, di chiacchiere ne abbiamo le tasche piene”, dice il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, dell’incontro di oggi con il Governo sulla sicurezza sul lavoro. “Parziali risposte” ed “in un clima che non è quello che ci dovrebbe esserci quando si parla di morti sul lavoro”. “Non ci siamo”. “Troppa timidezza”, e “non c’è una copertura economica chiara”. “Tutto è da decidere e da definire”. Tra le risposte “la patente a crediti c’è, ma la vita di un lavoratore vale 20 crediti: si può lavorare con 15 e 5 si recuperano con un corso di formazione”.

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