Nuova condanna per Marcello Dell’Utri. Quattro anni di reclusione per aver frodato dell’Iva il Fisco di 43 milioni di euro. Quella di oggi è una condanna arrivata con rito abbreviato che prevede lo sconto di un terzo della pena. La vicenda riguarda una compravendita di spazi pubblicitari televisivi. L’ex senatore del Pdl sta già scontando una pena di 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. La stessa contestazione che veniva mossa a Dell’Utri è stata mossa anche a Giuseppe Donaldo Nicosia, amministratore latitante della società spagnola Tome Advertising che è a processo col rito ordinario. Dell’Utri all’epoca dei fatti era presidente di Publitalia 80. Frode che sarebbe stata realizzata attraverso gli spazi commerciali venduti dai concessionari Publitalia 80 e Rti per le reti Mediaset e da Sipra spa per le reti Rai (non indagate), con l’interposizione di società ‘cartiere’, ‘gonfiando’ così i costi “tramite fatture inesistenti per circa 258 milioni”. Il giudice ha dichiarato la prescrizione per tutte le contestazioni prima del 2008. Le motivazioni saranno depositate tra 90 giorni.