Diminuisce l’incidenza settimanale. Ora è sotto la soglia critica dei 50 contagi ogni 100mila abitanti. Solo il Lazio a rischio moderato

L'incidenza settimanale, secondo i dati dell'Iss, è sotto la soglia dei 50 contagi ogni 100mila abitanti. Solo il Lazio a rischio moderato.

Diminuisce l’incidenza settimanale. Ora è sotto la soglia critica dei 50 contagi ogni 100mila abitanti. Solo il Lazio a rischio moderato

È in diminuzione l’incidenza settimanale a livello nazionale: 37 per 100.000 abitanti (24/09 – 30/09) contro i 48 (13/09 – 19/09). L’incidenza si trova al di sotto della soglia settimanale di 50 casi che potrebbe consentire il controllo della trasmissione basato sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti. Sono questi i dati principali emersi dalla cabina di regia dell’Istituto Superiore di Sanità.

Nel periodo 8-21 settembre, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,83 (range 0,81-0,85), al di sotto della soglia epidemica e stabile rispetto alla settimana precedente. Diminuisce leggermente l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt=0,80 (0,77-0,84) al 21/9 vs Rt=0,86 (0,82-0,90) al 14/9).

Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in lieve diminuzione al 4,6% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale diminuisce al 5,5%. Una sola Regione/PA – il Lazio – risulta classificata a rischio moderato, secondo il DM del 30 Aprile 2020. Le restanti 20 Regioni/PPAA risultano classificate a rischio basso. Solo una Regione/PA riporta un’allerta di resilienza. Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza.

In diminuzione il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (7.070 vs 8.482 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve aumento (34% vs 33% la scorsa settimana). Diminuisce leggermente invece la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (45% vs 46%). Resta stabile la percentuale di casi diagnosticata attraverso attività di screening (21% vs 21%).

Una più elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione, secondo gli esperti della cabina di regia dell’Istituto Superiore di Sanità, “rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti”. E’ opportuno realizzare un “capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l’attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale”.

“L’Italia – ha detto il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro (qui il video della conferenza stampa) -, si conferma con una curva tra le più contenute in Europa in termini di incidenza. Continua il decremento nella circolazione del virus e nel numero dei casi. Il decremento si registra anche nelle fasce d’età più giovani.  L’età media dei nuovi casi è di 38 anni e continua il decremento dell’incidenza nelle fasce sopra i 20 anni mentre rimane stabile l’incidenza dei casi sotto i 12 anni. Sostanzialmente quella dell’età pediatrica è una situazione stabile”.

https://www.youtube.com/watch?v=miynjMDZUvs