Doha Zaghi, chi è la candidata di Azione a Como con un passato da mistress?

Doha Zaghi è stata inserita nella lista del partito di Carlo Calenda per le prossime elezioni a Coma a giugno.

Doha Zaghi, chi è la candidata di Azione a Como con un passato da mistress?

Doha Zaghi è stata inserita nella lista di Agenda Como 2030 che sostiene il candidato per le prossime elezioni. Tuttavia, la sua candidatura ha suscitato diverse polemiche.

Doha Zaghi, chi è la candidata di Azione a Como

Doha Zaghi è imprenditrice digitale e performer di 31 anni. Inserita inizialmente nella lista di Agenda Como 2030, la squadra composta da Italia Viva, Azione, +Europa e Volt, che sostiene la candidata del centrosinistra Barbara Minghetti a Como alle elezioni del 12 giugno.

Tuttavia Carlo Calenda fa dietrofront e scrive su Twitter: “Ragazzi, scherzi a parte, come ovvio non conoscevo i trascorsi della signora in questione. Se si trattasse di fatti privati nulla questio, ma direi che non ci sono i pressupposti perché sia una candidata di Azione. Domani (oggi ndr) me ne occuperò”.

Un passato da mistress nel porno

Doha Zaghi in arte è Lady Demonique, nome d’arte che utilizza per le sue performance da “mistress”, ovvero da dominatrice. “Un’artista” si definisce sul sito professionale, che accompagna i diversi filmati dal contenuto erotico con esibizioni “in diversi locali e club”, partecipazioni a “trasmissioni televisive, interviste in radio e webmagazine“. Dopo che il suo profilo “artistico” e “professionale” è stato diffuso sono partite immediatamente le polemiche sulla sua candidatura.

La ragazza ha cercato così di respingere i pregiudizi sulla sua candidatura politica: “Ma non sono una pornostar e comunque anche di pornostar ce ne sono già state in politica, da Moana Pozzi a Cicciolina. Sono solo pregiudizi“, ha raccontato alla Provincia di Como. Per poi rivendicare una passione per la politica che arriva da lontano: Mi sono sempre interessata di politica. Già al liceo ho mosso i primi passi. Poi ho smesso perché non c’era nessuno nel quale potessi riconoscermi. Ora c’è Carlo Calenda con Azione, l’unico partito al quale mi sento davvero affine. E’ un partito liberista ed europeista”.

Adesso, dopo le polemiche, rivendica: “La mia candidatura – ha scritto su Facebook – è un segnale per capire realmente se abbiamo le palle di vivere senza pregiudizi, sessismo e avvicinarci a quell’Europa e a quell’America tanto ammirata. In caso contrario l’Italia sarà solo la provincia dell’Arabia Saudita”.

 

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