Si chiamavano Endrit Ademi, 24 anni e Roberto Vitale, di 60, i due lavoratori morti ieri a Milano in due incidenti avvenuti a poche ore di distanza. Ademi, italiano nato in Kosovo, viveva a Rovato in provincia di Brescia ed è morto in via Bassini, a Milano, cadendo da 12 metri mentre stava effettuando dei lavori su una facciata di un palazzo in zona Lambrate.
Vitale, che secondo la Uil era già in pensione, lavorava per una ditta di trasporti del Bresciano ed è stato travolto e ucciso da una motrice condotta da un collega la scorsa notte all’interno di un deposito della Dhl di Carpiano, nel Milanese. Sulla morte del muratore di 24enne la Procura ha aperto un’indagine per omicidio colposo. L’area è stata sequestrata ed è stata disposta l’autopsia.
La Cgil: “Servono gli ispettori, a Milano sono solo 20”
“È una strage continua. Non bastano più i minuti di silenzio e le promesse di intervento. Non basta continuare a parlare genericamente di “sicurezza”. Servono ispettori del lavoro – a Milano ce ne sono solo 20 -, formazione, regole e responsabilità chiare. C’è bisogno di un impegno concreto da parte di aziende e istituzioni. Serve, soprattutto, una cultura del lavoro e della prevenzione che rimetta al centro la vita, la sicurezza e la salute delle persone”, ha dichiarato Vincenzo Greco della segreteria Cgil Milano.
Due tragedie, sottolinea la Cgil di Milano, “che si consumano nell’indifferenza di un sistema che continua a considerare la sicurezza sul lavoro un tema da evocare a lutto avvenuto, con la solita, insopportabile retorica”. “Stop alla politica degli annunci – chiude Greco – non è più accettabile che si risponda a ogni tragedia con parole vuote e misure di facciata. Ogni vita persa sul lavoro è una sconfitta dello Stato e del sistema produttivo”.
M5s: “ennesimo campanello d’allarme”
“Entrambi gli incidenti rappresentano l’ennesimo campanello d’allarme sul tema della salute e della sicurezza sui luoghi di Lavoro in Lombardia”, dichiara la consigliera regionale M5S Lombardia, Paola Pizzighini, “E’ una strage che si consuma silenziosa. Anche lo scorso anno, nella nostra Regione, si sono registrati più decessi rispetto ad ogni altra zona d’Italia. Dopo quasi due anni di attività e decine di audizioni, finalmente la Commissione Speciale Salute e Sicurezza sul Lavoro sta elaborando una relazione specifica con tutti gli interventi indispensabili atti a migliorare gli aspetti della sicurezza. Il documento sarà sottoposto, entro l’estate, al Consiglio Regionale”.
Majorino: “Morti che si potevano evitare”
”Ancora due incidenti mortali sul lavoro che forse potevano essere evitati. Serve un enorme salto di qualità e le istituzioni devono fare molto ma molto di più. Ricordo, tra l’altro, che la Regione ha un fondo di tre milioni di euro per tre anni, voluto da noi al prezzo di un duro ostruzionismo, che è ancora inutilizzato, e questo è inaccettabile. Servono controlli e formazione, basta cordoglio a posteriori, la sicurezza sul lavoro viene prima di tutto”, attacca invece il capogruppo Pd in Consiglio regionale Pierfrancesco Majorino.