Il dossier sull’analisi costi-benefici del Tav dopo la gita in Francia andrà a Bruxelles. E poi anche Di Maio e Salvini potranno sfogliarlo

Non accenna a placarsi la querelle tra Salvini e Toninelli sul dossier Tav

Non accenna a placarsi la querelle tra i ministri Matteo Salvini e Danilo Toninelli sul dossier contenente l’analisi costi-benefici del progetto sul Tav Torino-Lione. Il ministero guidato da Toninelli, quello ai Trasporti e alle Infrastrutture, ieri aveva annunciato di aver trasmesso il delicato documento all’Ambasciatore francese in Italia, come da accordi presi con la ministra francese Élisabeth Borne.

Un passaggio che, tuttavia, ha suscitato le ire del ministro Salvini. “Io, da vicepresidente del Consiglio che rappresenta gli italiani – ha commentato il leader della Lega – non ho l’esame costi-benefici della Tav ma pare che ce l’abbiano a Parigi. Questo è abbastanza bizzarro…”. Fonti del Mit hanno poi replicato che l’analisi “viene preliminarmente condivisa con gli interlocutori diretti rispetto al progetto, che è regolato da un trattato internazionale, ossia Francia in prima battuta e Commissione Ue subito dopo”.

Toninelli ha poi rincarato la dose. “Oggi – ha spiegato il ministro – consegniamo il dossier sui costi-benefici alla commissione Ue. Matteo avrà un po’ di pazienza e attenderà 24 ore, quando sarà il momento gliela porterò io personalmente in busta chiusa. Abbiamo dato la relazione prima alla Francia perché si tratta di un trattato internazionale”.