È Castellitto che finisce in analisi. La serie tv sulla psicanalisi non la vede nessuno. Share dello 0,06%. Eppure cast e regia sono super

È Castellitto che finisce in analisi. La serie tv sulla psicanalisi non la vede nessuno. Share dello 0,06%. Eppure cast e regia sono super

di Marco Castoro

Si scrive In Treatment, si legge flop. A finire sul lettino dell’analista è Sergio Castellitto. La serie tv – in onda su Sky Atlantic – sta collezionando ascolti irrisori per la fuga dei telespettatori, che  anziché restare ipnotizzati cambiano canale. Il dottor Giovanni Mari, lo psicoterapeuta che ha portato la psicanalisi in tv, appare pesante per chi decide di guardarlo. I suoi faccia a faccia con il paziente sono lunghissimi. Più che una serie tv sembra di vedere una pièce teatrale. Nulla da rimproverare a regista, attori e produttori che hanno realizzato un prodotto di prim’ordine. Tuttavia il pubblico televisivo che segue le serie è ben diverso da quello che va a teatro. Vuole vedere azioni, intrighi, retroscena. Non a caso Quantico, un’altra serie cominciata a novembre come In Treatment, appassiona il telespettatore e vanta altri risultati negli ascolti.

DATI E COSTI
La seconda serie di In Treatment è riuscita a fare peggio della prima che non andò benissimo. Dopo un esordio discreto, con oltre 100mila spettatori, è scesa presto a 40mila. Quest’anno la puntata di esordio è stata vista da 26mila persone, diventate 12 mila con gli episodi a seguire. Per uno share calcolabile intorno allo 0,06%. Peggiore anche di quei canali del digitale terrestre che non vede nessuno. La serie è prodotta da Sky e Wildside (la società di produzione che ha tra gli azionisti Mario Gianani, il marito della ministro Madia e che recentemente ha ceduto il pacchetto di maggioranza alla Fremantle). Questa seconda serie è costata di meno (3 milioni di euro per confezionare 32 puntate) rispetto alla prima e bisogna dare atto al regista, Saverio Costanzo, di aver girato sempre in presa diretta, con lunghissimi ciak, tecnica che ha permesso agli attori di entrare nel personaggio senza interruzioni, come fosse una rappresentazione teatrale. E stiamo parlando di grandi attori (oltre a Castellitto tra gli altri ci sono Isabella Ferrari e Michele Placido). Tutti in gran forma, al punto da sfoggiare prestazioni di alta scuola. Ma il pubblico televisivo ha cambiato canale. E le performance dell’eccezionale cast rimarranno solo per pochi intimi. Peccato.

IL MUNDIALITO SULLA RAI
Il Mondiale per Club Fifa di Osaka in Giappone con il Barcellona di Lionel Messi è un’esclusiva Rai nel 2015 e 2016. Dal 10 al 20 dicembre, tutte le partite verranno rasmesse su RaiSport 1 Hd. La finale andrà in onda su Rai2.

CHAOUQUI
L’intervista a Francesca Immacolata Chaouqui di Massimo Giannini ha fatto il botto di ascolti, portando lo share di Ballarò dal 5-6% fino al picco del 9,33% con 2.073.528 spettatori.

CONNESSIONI DI REPUBBLICA
Ormai i siti dei giornali puntano sempre più sulle Webserie. Sulla homepage di Repubblica ha debuttato Connessioni, serie prodotta da Cattleya, che esplora il caleidoscopico mondo dei rapporti on line. Tra i principali interpreti Fabrizio Ferracane e Irene Splendorini, la giovane attrice in ascesa dopo le interpretazioni che l’hanno vista nel cast di fiction molto attese come Il Confine, L’allieva e Luisa Spagnoli.