Editoria, altra tegola per i giornali. Tagliati gli aiuti agli stampatori

Non bastavano i tagli ai sostegni all'editoria. Ora pure le tipografie vedono saltare gli incentivi destinati alle imprese energivore.

Editoria, altra tegola per i giornali. Tagliati gli aiuti agli stampatori

Non bastavano i tagli ai sostegni all’editoria: anche un’altra tegola si abbatte su un settore in difficoltà. A farne le spese sono le tipografie che vedono saltare gli incentivi per le imprese energivore. Altro che gli aiuti al comparto più volte promessi dall’esecutivo, come fatto anche dal sottosegretario all’Editoria, Alberto Barachini, quando parlava di un “settore strategico” e di “soluzioni a salvaguardia della continuità delle imprese” allo studio. In quel caso Barachini rispondeva alle critiche della Fieg, che denunciava la riduzione del “sostegno all’editoria” stabilita dalla manovra, con una revisione “particolarmente penalizzante” per un settore tutelato dalla Costituzione. Meno aiuti per il settore, quindi, ma non solo.

Non bastavano i tagli ai sostegni all’editoria. Ora pure le tipografie vedono saltare gli incentivi destinati alle imprese energivore

Come detto, a fare le spese delle decisioni e dei tagli del governo è anche il comparto delle tipografie. Le stamperie, infatti, rischiano in molti casi di rimanere fuori dalle agevolazioni previste per le imprese energivore. Un problema legato al decreto legge 131/2023 che stabilisce quali imprese possano accedere alle agevolazioni. Il decreto prevede che possano ottenere gli aiuti le imprese che hanno realizzato un consumo annuo di energia elettrica non inferiore a 1 Gw/h, rispettando però anche altri requisiti. Innanzitutto si stabiliscono, nei primi due commi dell’articolo 3 del decreto, i settori le cui imprese accedono agli incentivi.

Meno agevolazioni per le imprese energivore. Le nuove regole più stringenti escludono le tipografie

Poi vengono previsti i casi per le aziende che non rientrano in questi settori ma che possono ottenere le agevolazioni dopo averne già beneficiato nel 2022 o nel 2023 secondo quanto previsto dal decreto del Mise del 21 dicembre 2017: “Disposizioni in materia di riduzioni delle tariffe a copertura degli oneri generali di sistema per imprese energivore”. Il nuovo decreto, però, specifica che l’accesso è riservato a chi rispetta i requisiti dell’articolo 3, comma 1, ma solo per le lettere a) e b) del provvedimento del 2017.

Il governo continua a penalizzare uno dei settori industriali più in difficoltà

E qui sorge il problema: vengono considerate alcune aziende ma non quelle previste dalla lettera c), ovvero quelle “ricomprese negli elenchi delle imprese a forte consumo di energia redatti, per gli anni 2013 o 2014, dalla Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA)”. Proprio in questa casistica rientrano alcune tipografie (codice ateco 1811) che vengono escluse dalle ultime agevolazioni. Insomma, le aziende che si occupano della stampa dei giornali vengono escluse dai nuovi aiuti alle imprese energivore. Altro che aiuti al settore.