Elezioni, Enrico Letta nonostante i sondaggi crede nella vittoria. Il segretario del Pd attacca Conte e Calenda

Elezioni, Enrico Letta crede nella vittoria dei suoi in vista delle elezioni del 25 settembre e così prova a caricarli.

Elezioni, Enrico Letta nonostante i sondaggi crede nella vittoria. Il segretario del Pd attacca Conte e Calenda

Elezioni, Enrico Letta prova a stimolare ed a caricare i candidati del Partito Democratico in vista delle elezioni del 25 settembre. Poi, il segretario dei Dem lancia un chiaro attacco prima alla destra e poi a Conte seguito da Calenda.

Elezioni, Enrico Letta nonostante i sondaggi crede nella vittoria

Enrico Letta crede nella vittoria e prova a stimolare i candidati del Partito Democratico in vista delle elezioni del 25 settembre.  “Non bisogna credere alla vittoria annunciata della destra”, ha detto nel suo discorso via Zoom ai candidati sostenuti dal Pd. Tuttavia, continua Letta “non governeranno, vinceranno ma non governeranno. E a quel punto rientrerà in gioco tutto”. Ma soprattutto lancia un allarme democratico: “La peggiore legge elettorale che ha visto il nostro Paese potrebbe dare uno scenario da incubo: con il 43 per cento dei voti la destra potrebbe arrivare al 70 per cento dei seggi in Parlamento“. Quindi, arriva al punto il segretario del Pd: “Abbiamo 17 giorni per cambiare la storia del nostro Paese ed evitare che l’allarme per la democrazia italiana diventi realtà. Un più 4% di voti a noi consentirebbe di tenere la destra sotto il 55 per cento e riportare la partita nella sfera della contendibilità”.

Il segretario del Pd attacca Conte e Calenda

Poi, Letta attacca chiaramente la destra ma non solo, nella critica ci finiscono anche Giuseppe Conte e Carlo Calenda: “Ci sono tre percezioni sbagliate che si stanno diffondendo nel Paese” e che “rischiano di far fare al nostro Paese un salto nel vuoto per i prossimi anni”.

“La prima, una vittoria annunciata della destra e quindi di conseguenza un clima da liberi tutti: La destra ha già vinto, quindi a quel punto perché votare un partito che è più in grado di batterla di altri? Il rischio è che al posto del voto utile ci sia il voto della leggerezza, della superficialità. Il voto per le liste di Calenda e Conte è oggettivamente, oggi, un aiuto per la vittoria della destra: uno vuol fare il governo con Meloni, l’altro ha il sostegno di Trump, l’abbiamo ascoltato ieri. Prima percezione sbagliata allora: ha già vinto la destra, è inutile combattere, tanto vale dare il voto con leggerezza e superficialità”.

 

 

Leggi anche: Sondaggio Ipsos, il M5S supera la Lega e diventa terzo partito d’Italia. FdI sfonda la soglia del 25%