Emiliano non può rinnovare l’iscrizione al Partito democratico, è ancora un magistrato. Ma assicura: “Decisione dolorosa, ma continuerò a supportare il Pd”

L'iscrizione di Emiliano al Pd è incompatibile con il ruolo di magistrato, anche se è in aspettativa

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, continuerà a sostenere il Partito democratico ma non rinnoverà la sua iscrizione al Pd a causa della sua incompatibilità, già oggetto di un pronunciamento della Consulta e di un procedimento disciplinare del Csm, essendo di fatto ancora un magistrato.

“In ossequio alla recente sentenza della Consulta in materia. Per ragioni legate al mio ruolo di magistrato, sia pure in aspettativa per mandato elettorale, devo comunicare la mia decisione, dolorosa ma inevitabile, di non rinnovare l’iscrizione al Pd”, afferma lo stesso Emiliano.

“Continuerò a supportare il Pd – assicura il governatore della Puglia – in ogni modo in cui mi venga richiesto e continuerò a frequentare il mio circolo ed ogni istanza di partito alla quale riterrò di intervenire. Vi è infatti che il mio ruolo di capo politico della coalizione di centrosinistra della Regione Puglia è per me coessenziale alla mia militanza nel Pd al quale sarò sempre legato”.