Escalation in Francia, i manifestanti incendiano l’ingresso del municipio di Bordeaux nella notte: centinaia di arresti

Disordini in Francia, i manifestanti incendiano il portone d'ingresso del municipio di Bordeaux. L'Eliseo rinvia la visita di Re Carlo III.

Escalation in Francia, i manifestanti incendiano l’ingresso del municipio di Bordeaux nella notte: centinaia di arresti

Notte di disordini pubblici e proteste contro la riforma delle pensioni in Francia: i manifestanti incendiano il portone d’ingresso del municipio di Bordeaux e postano video sui social. Il susseguirsi delle mobilitazioni ha spinto l’Eliseo a rinviare la visita di re Carlo III, in programma dal 26 al 29 marzo, e ha scatenato l’ironia di Mosca.

Escalation in Francia, i manifestanti incendiamo l’ingresso del municipio di Bordeaux nella notte: centinaia di arresti e agenti feriti

Non si placano le proteste in Francia contro la riforma delle pensioni voluta dal presidente Emmanuel Macron. I cortei, organizzati dai sindacati e non, stanno portando in piazza migliaia di cittadini che non hanno accettato di buon grado la misura elaborata dal Governo francese. Con il trascorrere dei giorni, le espressioni di dissenso si stanno facendo sempre più intense e violente, come dimostra quanto accaduto nel Paese nella tarda serata di giovedì 23 marzo. I manifestanti radunati a Bordeaux, infatti, hanno dato alle fiamme il portone d’ingresso del municipio. L’incendio appiccato presso l’edificio è stato filmato dai presenti e diffuso sui social media, diventando rapidamente virale.

A seguito di una notte di disordini, il ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin ha riferito che sono 457 le persone fermate durante le manifestazioni – degenerate in guerriglia urbana – della nona giornata di mobilitazione che ha travolto l’intero Paese dopo la riforma delle pensioni approvata dall’esecutivo guidato da Macron. Tra le forze dell’ordine, invece, sono stati registrati 441 feriti.

Nel bilancio di ordine pubblico, inoltre, Darmanin ha anche segnalato che, nella sola Parigi, sono stati appiccati 903 incendi a cassonetti e oggetti di arredo urbano.

Rinviata la visita di Re Carlo III in Francia per le mobilitazioni

A causa dei disordini che stanno gettando nel caos la Francia, la visita di re Carlo III d’Inghilterra, in programma dal 26 al 29 marzo, è stata rinviata. La decisione del rinvio “è stata presa dai governi francese e britannico dopo un colloquio telefonico questa mattina tra il presidente Emmanuel Macron e il Re, per poter accogliere sua Maestà in condizioni che corrispondono alla nostra relazione di amicizia”. Lo ha riferito l’Eliseo tramite la diffusione di un comunicato indirizzato alla stampa.

“Visto l’annuncio, ieri, di una nuova giornata di azione nazionale contro la riforma delle pensioni, martedì prossimo 28 marzo in Francia, la visita di Re Carlo III, inizialmente pervista dal 26 al 29 marzo nel nostro Paese verrà rinviata”, si legge nel comunicato. La presidenza francese, poi, si è affrettata ad assicurare che la “visita di Stato verràriprogrammata al più presto”.

La visita di re Carlo II in Francia “sarà nel nostro mirino”. Ad affermarlo erano stati i due sindacalisti Mathieu Obrydella Cgt e Yvan Fort di Force Ouvrière, al quotidiano francese Sud-Ouest, che avevano anche ribadito la loro determinazione ad andare avanti con la mobilitazione.

Manifestanti incendiano l’ingresso del municipio di Bordeaux. Mosca ironizza: “Darete armi per difendere la democrazia?”

L’escalation che ha caratterizzato i disordini in Francia nella giornata di giovedì 23 marzo ha suscitato l’ironia di Mosca. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, infatti, ha fatto riferimento alla fornitura di armi ai francesi da parte del presidente Macron in un post pubblicato sul suo canale Telegram.

Dopo aver condiviso un video che mostra le conseguenze delle manifestazioni a Parigi e auto date alle fiamme, facendo sarcasticamente riferimento agli aiuti militari francesi inviati all’Ucraina, Zakharova ha scritto: “Allora, quando Macron inizierà a fornire armi ai cittadini francesi per mantenere la democrazia e la sovranità del Paese?”.

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