Sedute di fisioterapia mai effettuate ma di cui alcuni parlamentari avrebbero incassato i rimborsi dal servizio sanitario integrativo. False attestazioni finite al vaglio della Procura di Napoli che nel 2013 aveva avviato un’indagine per falso e truffa. Dietro l’indagine c’era il celebre pm Henry John Woodcock che aveva disposto perquisizioni eseguite dai carabinieri del Noe. A distanza di tre anni di quell’inchiesta è rimasto però solo un polverone giudiziario, accentuato dal nome di uno degli indagati, l’ex deputato Pdl Marco Pugliese. L’indagine ruotava intorno al Centro fisioterapico Fisiodomus, di Casavatore, in provincia di Napoli, ritenuto dagli inquirenti una struttura fantasma. Dal Centro sarebbero state emesse certificazioni e fatture per cure ”in tutto o in parte inesistenti” a favore di parlamentari che avrebbero, secondo l’ipotesi accusatoria, ottenuto rimborsi indebiti. Per i fatti che risalgono al 2008 furono indagate cinque persone per associazione per delinquere, truffa e falso. Tra questi, come detto, Pugliese, ex deputato di Avellino eletto nelle liste del Pdl e poi passato al Gruppo Misto aderendo al Grande Sud. A conclusione della vicenda l’ex deputato Pugliese ha fatto pervenire a La Notizia una nota con l’esito dell’indagine giudiziaria con cui era stato accusato di “falso e truffa” per il rimborso presso la struttura sanitaria della Camera dei Deputati di alcune fatture per prestazioni fisioterapiche mai effettuate in una struttura sanitaria nel napoletano. Il Gup del Tribunale di Napoli in fase di udienza preliminare, ha ritenuto le accuse inconsistenti e quindi con una sentenza di proscioglimento ha dichiarato che il fatto non sussiste, tanto da ritenere di non iniziare nemmeno il processo. Tra l’altro il Pm Woodcock nel luglio 2016 aveva anche chiesto ed ottenuto alla Camera dei Deputati, senza alcuna opposizione da parte di Pugliese, l’autorizzazione ad usare il tabulato telefonico per le intercettazioni legate all’indagine.
Dignità calpestata – “Finalmente la vicenda si è conclusa – ha detto Pugliese – parlando di Giustizia che è stata fatta. “Non ho avuto mai dubbi – ha detto – della mia totale estraneità rispetto alle accuse. Tra l’altro chi mi conosce sa benissimo che proprio in quel periodo fui vittima di un grave incidente che richiese alcuni interventi chirurgici. Per questo ho dovuto sostenere delle specifiche fisioterapie di trattamento, per poche centinaia di euro, rimborsatemi dall’assistenza sanitaria integrativa della Camera. I deputati attraverso una retta mensile di euro 550 sono vincolati obbligatoriamente e quindi non possono portare tali spese in detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi”. Pugliese ha quindi ringraziato i suoi legali, i familiari e i tanti amici che gli sono stati vicini. “Sulla mia pelle – ha detto – ho capito quanto è importante riformare la Giustizia nei confronti dei cittadini italiani, che spesso si dimostra troppo celere per indagare, denigrare e infangare le dignità delle persone e troppo lenta per dimostrare il contrario”.