Francescani mica tanto, buco da 20 milioni nelle casse dell’Ordine dei Minori. Accuse prescritte, tre frati prosciolti a Milano. Si erano affidati a un broker abusivo

I tre frati avevano affidato ingenti somme a un broker finanziario abusivo

Il tribunale di Milano ha in parte prosciolto, per la prescrizione, e in parte assolti nel merito tre frati dell’Ordine francescano dei Minori accusati di aver provocato un buco nelle casse della tesoreria della congregazione di ben 20 milioni di euro. I tre religiosi finiti sotto inchiesta sono G.L., ex economo della Casa Generalizia, R.B., anche lui ex economo della provincia di Lombardia e C.M., ex economo della Conferenza dei ministri provinciali dei frati Minori d’Italia.

I tre francescani erano imputati per appropriazione indebita aggravata. Le indagini condotte dalla Guardia di Finanza e coordinate dalla procura del capoluogo lombardo erano nate al momento della scoperta, in seguito a un’ispezione promossa dai nuovi vertice della congregazione, di gravi ammanchi nelle casse dell’ordine. Secondo le accuse i tre economi avevano consegnato diversi milioni di euro a un broker finanziario abusivo.

In merito all’accusa di appropriazione indebita, fino al maggio 2011, il giudice ha dichiarato il “non doversi procedere per intervenuta prescrizione”. Mentre per fatti rimanenti e successivi, dal giugno 2011 al 2014, i tre imputati sono stati assolti con la formula del “fatto non sussiste” in quanto non ricoprivano più l’incarico di economi. “La Casa Generalizia si riserva ogni valutazione a seguito della lettura della motivazione del provvedimento”, sottolinea in una nota la congregazione dei frati Minori.