Giannini, l’uomo Sole al comando. Spunta il conduttore nella corsa alla direzione. Il quotidiano di Confindustria cerca nuovi profili

Giannini, l’uomo Sole al comando. Spunta il conduttore nella corsa alla direzione. Il quotidiano di Confindustria cerca nuovi profili

Per Massimo Giannini potrebbe esserci un futuro al Sole. L’attuale conduttore di Ballarò sta cercando di riposizionarsi in vista dell’uscita dalla Rai, sicura a fine stagione. L’ex vicedirettore di Repubblica non tornerà alla casa madre, alla corte dell’Ingegnere De Benedetti. Potrebbe invece accasarsi ai vertici del quotidiano di Confindustria, desideroso di un restyling tra i responsabili. Roberto Napoletano attende sempre la chiamata dall’editore Caltagirone per avere un ruolo super partes tra le testate del gruppo.  In attesa dell’evento, che come la primavera di Battiato tarda ad arrivare, si tiene stretto il posto al Sole 24 Ore. Ma il quotidiano ha deciso di ringiovanire i ranghi e come obiettivo ha quello di svecchiare il vertice. Tra gli identikit più gettonati ci sono, oltre quello di Giannini, anche Andrea Cabrini direttore delle tv di Class Editori, il vicedirettore di Repubblica Fabio Bogo, del Corriere Dario Di Vico e dell’Ansa Fabio Tamburini. Un altro cavallo al galoppo che partecipa al palio è Nicola Porro. Non è da escludere che venga scelto un condirettore più giovane da affiancare inizialmente a Napoletano, per poi prenderne il posto quando il cerchio sarà chiuso.

VINCE SHAKESPEARE – Il David di Donatello sul digitale terrestre non ha fatto un boom di ascolti. Appena l’1,07% è il dato dello share per una media di 269.000 spettatori (712 mila complessivi anche dei canali Sky con il 2,72% di share). In pratica gli stessi telespettatori che hanno visto su Giallo la serie I misteri di Brokenwood. Tv8 ha perso anche il derby contro Iris che ha trasmesso una delle serate dedicate a Shakespeare. Il film Shakespeare in Love ha fatto registrare l’1,69% e a seguire la Bisbetica domata di Zeffirelli (1,62%).

POCO PLACIDO – Non è piaciuta ai più l’apparizione di Michele Placido ai David di Donatello. Sia per l’anatema ai giovani cineasti (di pessimo gusto), sia per la sviolinata a Sky sull’efficienza dell’organizzazione (peraltro ottima ma è smaccato ricordarlo nella maniera in cui l’ha fatto l’attore-regista). Nella serata le frecciatine comunque si sono sprecate. A cominciare dall’ironico Mainetti che ha ringraziato la regione Lazio per il contributo al film, che però – come sottolineato – non è ancora arrivato.

ROSSO RAI – Arriva oggi in cda di Viale Mazzini il piano industriale della Rai firmato dal dg Campo Dall’Orto. Nulla di clamoroso. Non ci saranno licenziamenti né prepensionamenti. Scontata la riduzione delle edizioni dei tiggì per dare più spazio a RaiNews e la rinuncia alla seconda rete di Raisport. Qualche dubbio su Raiscuola. Ma prima di decidere il taglio dei canali (sono troppi e hanno ascolti decimali) bisogna però fare i conti con le regole del servizio pubblico. Campo Dall’Orto spiegherà l’utilizzo delle piattaforme per l’offerta online (gratuita). Quello che invece non cambia è il rosso in bilancio: nel 2015 si prevede un passivo di 30 milioni.

Twitter: @marcocastoro1