Silenzio di tomba. È la risposta del governo di Giorgia Meloni sull’ultimo gravissimo caso di spionaggio venuto alla luce ai danni di un giornalista. La vittima è un altro cronista di Fanpage, Ciro Pellegrino, oggetto di “un attacco spyware mercenario mirato contro il tuo iPhone”, come recita il warning notificatogli da Apple. A denunciare l’accaduto, tre giorni fa, era stato lo stesso cronista della testata diretta da Francesco Cancellato, anch’egli al centro da mesi della (ancora) misteriosa vicenda Paragon, in quanto bersaglio dello spionaggio avvenuto con il software israeliano in uso allo Stato italiano.
“Se volesse il governo potrebbe scoprire da chi sono partiti gli attacchi”
“Gli attacchi di spyware mercenari, come quelli che utilizzano Pegasus del gruppo NSO, sono eccezionalmente rari e molto più sofisticati delle normali attività dei criminali informatici o dei malware consumer”, si legge ancora nella comunicazione inviata dalla multinazionale di Cupertino, la quale avrebbe individuato altri 150 utenti oggetto dell’infiltrazione del trojan, in oltre cento Paesi. “È probabile che questo attacco ti stia prendendo di mira specificamente per via della tua identità o delle tue attività”, conclude la nota di Apple. La società non ha però specificato se anche con Pellegrino sia stato usato Paragon, software acquistato dallo Stato italiano e usato da procure e servizi segreti.
Secondo il ricercatore di Citizen Lab – il centro di ricerca indipendente che per primo ha scoperto l’uso del software spia Graphite prodotto dall’israeliana Paragon – John Scott Railton il governo in qualità di “utente” di Paragon avrebbe tutti i mezzi e le possibilità per scoprire chi ha inoculato i trojan nei cellulari dei due giornalisti. Ma, fino a oggi, non ha agito.
La Fnsi annuncia un altro esposto alla magistratura
Dopo la denuncia di Pellegrino, esprimendo massima solidarietà, la Federazione nazionale della Stampa italiana ha sottolineato di aver “già presentato un esposto alla procura della Repubblica di Roma dal quale ha preso avvio un’inchiesta”, per lo spionaggio a Cancellato e ha aggiunto che “alla luce di questo nuovo episodio integrerà la denuncia”. Inoltre, il presidente della Fnsi, Vittorio di Trapani, aveva dichiarato: “Un altro giornalista di Fanpage.it spiato con sistemi sofisticati. Dopo Francesco Cancellato, è la volta di Ciro Pellegrino. Restano le domande: da chi? Perché? L’Europa impone la tutela delle fonti dei giornalisti. In Italia, invece, i giornalisti vengono spiati. Serve un’operazione verità e trasparenza: chi è stato spiato? Da chi? E perché? Il governo ha il dovere delle risposte”. Un invito che è caduto nel vuoto.