Gli ulivi non si toccano. Il Salento si ribella al Tap e alla sentenza del Consiglio di Stato. E la Polizia carica il sit-in di protesta (VIDEO)

Gli ulivi non si toccano. Il Salento si ribella al Tap e alla sentenza del Consiglio di Stato. E la Polizia carica il sit-in di protesta (VIDEO)

C’era da aspettarselo: dopo il via libera del ministero dell’Ambiente alla rimozione di oltre 200 ulivi sul tracciato del gasdotto Tap, gli abitanti della Puglia sono insorti in difesa del proprio territorio. Una cinquantina di attivisti, studenti, docenti e Comitati NoTap, dopo essere stati caricati per due volte dagli agenti, sono stati colti da malore e circondati da un cordone di polizia. Questo quanto accaduto oggi in località San Basilio, in provincia di Lecce.

Le cariche hanno provocato alcuni contusi. Un uomo di 65 anni, Ippazio Luceri, è stato colto da malore e soccorso dai sanitari giunti con un’ambulanza. L’uomo, in sciopero della fame da una settimana, è uno degli attivisti in prima linea nella protesta contro l’eradicazione degli ulivi.

I manifestanti hanno creato un “corridoio” che va dai cancelli del cantiere presidiati dalle forze dell’ordine fino alla strada. In mattinata hanno bloccato l’ingresso che è stato successivamente forzato dalla polizia. Gli agenti hanno chiuso ogni accesso, impedendo anche il transito a piedi e più tardi i manifestanti, seduti davanti ai cancelli, sono stati spostati con la forza.

Alla fine, dunque, cinque camion, su ciascuno dei quali erano stati caricati due ulivi appena sradicati, sono usciti dal cantiere in cui Tap costruirà il microtunnel del metanodotto. I camion sono stati scortati da mezzi delle forze di polizia. L’uscita dei mezzi è stata accompagnata dai fischi dei manifestanti. Un elicottero della polizia sta sorvolando la zona.

Ieri il Consiglio di Stato ha dato il via libera alla realizzazione del Tap e ha respinto gli appelli proposti dalla Regione Puglia e dal Consiglio comunale di Melendugno, il Consiglio di Stato ha ritenuto che la valutazione di impatto ambientale resa dalla Commissione Via avesse vagliato tutte le problematiche naturalistiche. Riconosciuto anche l’avvenuto rispetto del principio di leale collaborazione tra poteri dello Stato.